Raccolta di alcune Poesie (anche ‘brevi’), di Stefano Ligorio, su: amore, destino, fiducia, intelligenza, morte, pace, male, dolcezza, donna, creazione, ricordi, sentimento, madre, promesse, forza, realtà, viltà, malinconia, tradimento, innamorarsi, illusione, dimenticare, speranza, interiore, pensieri, giustizia, salvare, bellezza, ammirazione, sensazione, desiderio, bacio…
Titolo Poesia: L’amore che può cambiare i ‘destini’…
“E nascesti tu…;
si, in luogo e tempo lontani nacque la vita mia.
Quanto sei bella;
quanto sei preziosa;
limpida come acqua trasparente e primordiale,
i tuoi occhi sono profondità di oceani inesplorati.
In quel giorno, in quel meraviglioso dì,
il gentil destino amico dei nemici, ebbe un sussulto..!
L’antica ingiustizia affilò la sua spada a doppio taglio;
ardì l’ignominia contro di te.
Si, l’amore mio, nel suo candore,
ebbe in premio un’ignobile coppa di vino rosso sangue.
Nel furor di antichi e misteriosi malefici,
tu avesti di che soffrire per la tua bontà.
Come per ebbrezza di succo d’uva fermentato,
si scagliarono i più contro la vita mia.
Quanto sei bella, oh tu che sorvoli i cieli oscuratisi.
Affinata nel dolore,
l’anima tua fu guidata in una tenera leggiadria di pura sofferenza.
Ora, oh vita mia, sappi che in questo dì,
sì, in questo tempo,
armo il mio amore per te,
indosso la mia conoscenza,
mi reco nel luogo oscuro e piego il destino tuo;
sigillo l’apertura e vi fisso l’emblema di rinnovamento”.
***
Titolo Poesia: L’amore perito.
“Isolata la radice
la pianta di cui ci si iniziava a prendere cura
è perita.
A nulla sono valsi i numerosi tentativi di innesto perfezionato…
Pianta difficile e delicata,
tu dovevi nascere in altra terra.
La fertilità del terreno ti è mancata sin dagli inizi,
e la tua linfa prodigiosa non è stata sufficiente.
Eppure insieme si era deciso di non farti perire ad ogni costo, ma…
Avevi due guardiani che a turno
ti annaffiavano e si prendevano cura di te.
Io il mio turno di guardia l’ho sempre fatto
con diligenza e premura.
Giuro che ho fatto di tutto per non farti perire…
Se solo l’altro tuo guardiano
fosse stato altrettanto diligente e premuroso
tu ora saresti ancora nel tuo giardino.
Ricorderò sempre come nascesti
e come in mille difficoltà crescesti e diventasti alta,
ma rimanesti pur sempre delicata…
Legge caotica del caos,
ma che ha delle regole fisse e precise,
tu mi ricorderai sempre che nella vita
bisogna sempre tener a mente la fine delle cose…”.
***
Titolo Poesia: Il campo fiorito.
“Sei speciale come un campo fiorito situato in alta montagna,
al quale è difficile giungere,
ma poi una volta arrivati si conosce, perfettamente,
la tranquillità data dai sospiri del venticello
che accarezza la pelle sdraiata e rilassata
nella terra coltivata con cura,
e la bellezza dei delicati fiori dai mille colori
e dell’erba verde bagnata dalla fresca rugiada mattutina”.
***
Titolo Poesia: Scendere nel giardino di luce.
“Scendi amore mio,
scendi nel giardino che io preparo per te;
è tempo, infatti, di prepararsi per la raccolta
di ogni genere di buoni frutti.
In questo giorno, dopo le continue angustie,
dopo le crudeli devastazioni,
è giunto il tempo,
il tempo di iniziare ad avere le visioni
di ciò che fu promesso e che arriva,
si, viene, su ali spiegate, a coprire il nostro giardino di luce.
Non temere amore mio,
nel tempo che fu,
la furiosa devastazione mi rese folle e crudele…
Il sangue della battaglia,
come per effetto di un vino rosso spumeggiante,
mi rese furioso e sanguinario,
accecato dal fremito della mia vendetta.
Pur con ciò, tu fosti sempre con me;
come per un patto di inaudita fedeltà,
tu rimanesti imperterrita al mio fianco.
Ero diventato un feroce guerriero
assetato solo del sangue dei miei nemici…
Povero me, dimenticavo, continuamente,
ciò che era davvero importante per me…
Eppure, mia luce di vita,
il mio pensiero andava sempre a te…,
ma l’accecante mia vendetta
oscurava la mia luce per te…
Povero me…
Amare è essenza,
ed essere amati è fondamento dell’essenza…
Ora che la battaglia sta per giungere al termine,
ora che i miei occhi hanno visto
la mia follia di vendetta e di inquietudine,
ora scendo nel nostro giardino di luce…
Preparo per te il banchetto adorno di bei frutti,
pongo il sigillo per te all’entrata,
innalzo l’emblema di pace,
e dispongo ai quattro lati i guardiani di luce e prosperità.
D’ora in poi nessuno osi svegliare la mia amata,
nessuno osi disturbare le sue visioni
di cose promesse e che vengono…
Si compia la beata promessa,
scenda la luce,
e illumini il nostro giardino che io preparo per te.
I guardiani di pace siano guerrieri feroci contro i nemici;
offro loro la spada e lo scudo di verità.
Io riposerò delle mie fatiche nel giardino
che oggi preparo per te amore mio.
Bella come una sfolgorante luce dorata,
il tuo viso angelico è adorno di pietre pure
e grezze dal valore inestimabile.
Faccio un’altra promessa amore mio,
scendo nel nostro giardino,
lascio la spada e lo scudo ai guardiani,
e prendo gli strumenti della nostra terra,
per coltivarla con cura ogni dì.
Per questo giorno ho fatto venire, da Oriente,
carri pieni di pietre preziose e di tessuti pregiati;
voglio vestirti del mio amore,
con gioielli grezzi e puri,
e con tessuti di seta finissima,
affinché tu sia proclamata ciò che sei, che eri,
e che per sempre sarai”.
***
Titolo Poesia: Avere quel che si merita.
“Finalmente è arrivato l’autunno anche per te.
Dopo l’estate calda è ora che tu senta
il freddo di correnti vicine
e il gelido lontano di correnti in arrivo.
Dovrai anche tu subire la malinconia
del passaggio di stagione.
Trova un riparo per l’inverno…,
cerca pure,
ma non troverai nulla di soddisfacente.
Avrai quel che meriti…”.
***
Titolo Poesia: L’arrivo delle angustie.
“Era davvero un bel giorno,
e il sole splendeva vigoroso
in un cielo azzurro e trasparente,
ma ad un tratto, portate da venti veloci,
arrivarono nubi maestose e tutto cambiò;
cadde la pioggia e ne cadde tanta,
davvero tanta…,
e non rimase altro da fare che cercare un riparo…”.
***
Titolo Poesia: La rinuncia del rifugio.
“Sarei voluto rimanerti sempre vicino;
sarei stato il tuo rifugio in tempo di rovina,
e la tua guarnigione a schiera in tempo di battaglia.
Avrei creato un rifugio segreto
e ben custodito da miei guardiani fidati,
e in caso di battaglia avrei versato il mio sangue per te.
Niente e nessuno avrebbe potuto vincere la mia forza.
Ora però che la tua insicurezza ha vinto
non chiedermi ancora di essere per te
quel che non posso più essere”.
***
Titolo Poesia: Un amore tradito nella fiducia.
“Canta pure nuvola grigia,
gonfia come sei della tua pioggia
che scende giù come un terriccio,
e che hai dato sfogo alla tua ennesima tempesta furiosa;
canta, si, canta le tue lodi a te,
osannati dal tuo cielo fin giù sulla terra;
oggi è il giorno della tua vittoria;
anzi lo è da tempo ormai;
perciò fai bene a rallegrarti come fai tu.
Ancora un po’ e la tua acqua finirà;
ancora un po’ e verrà da oriente il vento di ‘novità’
che ti porterà per sempre via dalla mia terra,
e tu più non sarai per me odiosa tempesta
che distrugge il mio prezioso raccolto
curato con cura e a cui tengo molto.
Hai distrutto la mia terra e con essa la mia casa;
come un turbine hai fatto delle mie cose preziose
un ammasso di rovine.
Aspetto il giorno in cui il sole
tornerà a risplendere nel cielo
che tu hai prepotentemente occupato da tempo;
quel giorno non ti pentire delle tue malefatte
perché per te non ci sarà ristoro dovunque fuggirai;
nessuno vorrà avere tempesta e distruzione da parte tua
e tu non troverai alcun riposo ovunque andrai.
Tutti ti cacceranno via;
perché non avranno la comprensione che ebbi io con te,
quando vedendoti nel cielo a fare le tue malefatte
non ti maledicevo da subito perché avevo pietà di te.
Ora che tutto è compiuto;
ora che è giunta la tua fine;
si, ora posso preparare il mio canto
da intonare al tranquillo sole,
il quale già scorgo…
Tu continua pure a rallegrarti ancora,
perché dovresti proprio ora che sei giunta alla tua fine
prendere consapevolezza di chi sei?
Non ti preoccupare, chi ti ha fatto così ‘grigia’
ha avuto almeno la bontà di farti inconsapevole di chi sei,
per cui stattene serena come il bue che portato al macello
non sa dove va e non conosce che quello è il luogo della sua fine”.
***
Titolo Poesia: Il ricordo dell’amore perso.
“L’autunno si è affacciato;
già diventano ricordi lontani i bei giorni d’estate.
Il freddo inesorabile arriva
portato sulle ali di venti funesti.
Eppure non era il calore del sole a riscaldarmi,
e non erano le giornate estive ad allietarmi…
Il mio cuore ricorda un calore fatto di sguardi e di carezze
e l’anima mia anela a non dimenticare”.
***
Titolo Poesia: L’amore non sincero.
“Avevo trovato un favo di miele
attaccato ad una pianta bassa
e tutto contento me lo ero portato a casa.
Una volta li, volendo assaporare il sapore del dolce,
l’ho aperto e ho visto che non c’era miele,
nemmeno un po’,
allora con dispiacere l’ho buttato nel fuoco”.
***
Titolo Poesia: Il giuramento d’amore.
“Naufrago in un oceano di tempestose onde emotive,
mi ero da tempo ormai arreso all’inevitabile
e assurda morte al romantico sentimento mai trovato.
Poi arrivasti tu…
Da sempre, in sogni ripetuti di profonde emozioni inconsce,
ardivo a visioni di te…
Fosti, sin da subito,
olio lenitivo su piaghe mai guarite
e carezza delicata di un cuore ripieno di dolcezza.
Sono ormai perso nelle tue emozioni,
e del tuo inconscio ne ho abbracciato essenza e sostanza.
Ti desidero come oasi verde in un deserto afoso e caldo…
Ti cercavo da un’intera vita;
una vita fatta di crudele sofferenze e ripetute incomprensioni…
Ora che ti ho trovata,
ora che finalmente sei comparsa,
faccio un patto, un’alleanza di intenti in me…;
davanti a ogni creatura dell’universo intero,
prometto solennemente la profonda e sincera devozione a te,
si, a te che sei ormai il riflesso di me in te…
Io in te e tu in me,
rivelazione di un amore manifesto in un unico abbraccio inconscio.
In un mondo di materia, fatto di evidente materialismo dei più,
m’inchino affascinato allo spirito del sentimento tra noi
che rende vera felicità e durevole gioia.
Amore mio, ti amo
e ti amo al punto da incatenarmi con invincibili catene
alla libertà del nostro amore,
il quale rende schiavi di gioia e liberi da angosce.
La tua intelligenza è cremosa e spumeggiante…
La tua dolcezza è puro miele selvatico…
La tua comprensione profonda come oceano…
La tua bellezza accecante come sole a mezzo dì…
Il tuo amore caldo come raggi di sole primaverile dopo gelo e freddo invernale.
Sei preziosa, come pietra rara e grezza ti terrò al sicuro
in un rifugio incastonato in luogo inaccessibile.
La ragione in me, nella violenza e durezza della vita,
strappò al mio cuore la promessa…
Nel giorno della salvezza, nel giorno della visione realizzata,
avrebbe aperto le antiche fontane di romantiche acque.
Ecco che oggi, davanti alla tua dolce visione,
scintillano acque pure,
acque limpide di emozioni forti come la vita
e invincibili come la morte.
M’inchino all’essenza del tuo essere
e giuro sul mio nome e sul mio onore…;
giuro di mettere il sigillo regale al nostro amore
e di preservarlo da ogni male…
Sul rotolo del nostro amore intriso di emozioni
pongo il mio sangue come conferma
e arrotolo la pergamena porgendo il sigillo della mia parola e del mio onore.
Poche parole, scritte di getto, amore mio,
per dirti solo che ti amo e che sei, per me, importante”.
***
Titolo Poesia: Le conclusioni finali.
“Mi ero preso un po’ di tempo per riflettere
con l’intento di darti ancora un altra possibilità,
l’ennesima,
per pentirti e per rimediare,
dando congrue e coerenti spiegazioni,
ma ‘l’ignoranza’ tua sorella maggiore,
e tuo fratello ‘orgoglio’,
i quali stravedono per te,
ancora una volta, non te l’hanno permesso,
Ora è tempo di trarre le conclusioni finali…”.
***
Titolo Poesia: Ad ognuno il proprio destino.
“Giocasti le tue ultime carte buone;
decidesti di sederti al ‘tavolo del destino incrociato’,
ma eri troppo ubriaca del tuo orgoglio e non dovevi…
Non ti è stato mai raccontato?
Nessuno te lo è mai venuto a dire?
Non lo hai mai udito che il destino si crea
con le scelte dettate dall’emozioni?
Ebbene ecco il tuo destino che ti sei ancora una volta scelto
sull’onda emotiva dell’orgoglio e sulla scia della viltà.
Ad ognuno il proprio destino.
Fatta la tua scelta porta ora il tuo fardello.
Quando incontrerai il destino che ti sei negata,
non osare guardare al di là,
perché osasti, a più riprese,
aizzare del male contro di lui che certamente non meritava;
tu come verderame che imbruttisce ogni cosa
imbruttisti cose belle e cose già brutte
e ciò sin dagli inizi.
Tale fu il tuo agire sin dagli esordi.
Ora cogli i tuoi amati frutti che i tuoi alberi ben coltivati
ti hanno portato nel tuo orto.
Ecco il tuo orto si chiama ‘ignoranza’,
i tuoi alberi migliori sono ‘orgoglio e vigliaccheria’,
e i tuoi frutti hanno un nome impronunciabile,
ma dal veleno molto noto.
Mangia pure, si, mangia fino allo sfinimento,
in quanto questo è il tempo della raccolta
e che vorresti non mangiare i buoni frutti di stagione
che hai tanto voluto?
Mangia pure tu che non sai chi sei
e che navighi a vista oltre il mare che tu stessa non conosci.
Per poco non ingurgitavo con te i tuoi frutti velenosi,
guai a me che vita d’inferno avrei avuto…
Ora che la raccolta è appena iniziata
impiega il tuo tempo a riempire cesta e cesta di buoni frutti
e falli assaggiare a chi ti ha aiutato,
sotto tuo inganno e per proprio egoismo,
a farli maturare…”.
***
Titolo Poesia: Il patto d’amore…
“Ho osservato lungamente ogni cosa nel mondo reale,
e ho trovato quasi tutto fallace
e indegno di vero interesse d’amore,
ma poi sei arrivata tu
e gli antichi desideri hanno preso forma;
forma in una realtà quanto mai vera
di un sogno desiderato e ora realizzato.
Tu sei la realizzazione massima di quanto io cercassi;
sei, per me, il sublime raggiungimento di cose volute e mai avute.
Stringo un’alleanza con te,
un patto d’amore sul mio sangue un tempo versato;
confermo le mie parole di verità
e prometto l’unione vera ed eterna a te in essenza e sostanza,
in pensieri e desideri, in azioni e opere;
in tutto e per tutto, in ogni cosa e per ogni cosa;
davanti al cielo infinito e alla terra tutta m’inchino
alla reale visione di te;
prostrato confermo di amarti come già ti amo,
e prometto di appartenerti come già ti appartengo”.
***
Titolo Poesia: La madre non madre.
“Non ti bastò maledire la tua progenie…,
no certo, il tuo maleficio antico
dovevi metterlo ad effetto completamente…,
mentre spogliavi loro
tu ti vestivi dei tuoi manti sfarzosi intrisi del loro sangue,
ti ingozzavi fino alla visibile lordura
pur di non dare loro da mangiare,
violando ogni buon diritto anteponevi
i tuoi penosi bisogni ai loro,
li rendevi infelici della tua egoistica felicità;
trascinavi loro nel tuo malsano errore di vita;
desideravi che il tuo disagio albergasse per sempre
anche in loro come per una sorta di condivisione di conforto…
Non si vide mai simile carnefice come te,
e mai si potrà vedere ancora…
Ti sia reso tanto più del quanto…
Tu che non conosci vergogna
e che portasti alla deriva i frutti del tuo grembo,
sprofonda nel tuo lerciume e,
affogando, nessuno ti salvi…
Una madre dovrebbe anche voler poter dare
la propria vita per i suoi figli…
Ecco, dunque, una dedica che tale non è
e che mai potrà esserlo….
Non c’è idiozia maggiore dell’ignorare se stessi,
ma alcuni, si sa,
nascono per essere campioni in qualcosa…”.
***
Titolo Poesia: Parole di ammirazione verso la donna amata.
“Sei la persona più bella, più vera e dolce
che mi sia mai capitato di incontrare nella mia vita.
Per questo hai smisurato valore per me;
finché terrai alta la tua bellezza di cuore,
finché verità, dolcezza, e bontà saranno in te
io sarò per te cavaliere e re,
e tu sarai per me principessa e regina”.
***
Titolo Poesia: Eppur sapevo…
“Eppur sapevo…;
tale era la situazione…,
egoismo miscelato con cura
in una micidiale mistura di ignoranza e vigliaccheria…
Ma, si quel ‘ma’ che era frutto di proiezione inconscia,
distoglieva la ragione…
Povero me…,
in che miseria di valori ero andato addentrandomi;
eppur sapevo…”.
***
Titolo Poesia: L’elogio all’intelligenza.
“Elogio all’intelligenza:
‘capacità di vedere, con abilità, dentro e tra le cose’.
Regina su tutto, per mezzo di te ogni cosa assunse la sua forma,
e nessuna di esse poté venire al mondo senza di te.
Perfino il ‘caso’ ti chiese aiuto
al tempo della creazione di tutte le cose
e l’evoluzione da essa innescata non fu da meno.
Tu governi ogni legge della natura;
in te c’è la logica e la matematica delle cose.
Tanto preziosa, ma tanto odiata dai più…,
in quanto tu non ti fai lusingare da nessuno
e ti dai solo a chi sa sedurti con arte e ingegno.
Più forte della forza e più coraggiosa del coraggio;
con te si vinsero battaglie impossibili
e si fece la pace ove non sembrava possibile.
Sei bella come una radura in fiori dai vari colori
e regale come un imponente arcobaleno.
Sei l’artefice di ogni cosa bella e buona.
Peccato che in molti ti considerino poco utile.
Tu hai indurito le loro menti di modo che essi,
anche se odono, non comprendano,
perché ebbero l’ardire di rifiutarti
al tempo che tu ti presentasti loro.
È la giusta ricompensa assegnata a coloro che,
non avendoti mai voluto conoscere,
al tempo in cui era possibile farlo,
ora son da te destinati all’ignoranza di te e delle cose”.
***
Titolo Poesia: Il sogno d’amore divenuto realtà…
“Mio caro amore ritrovato,
ti avevo perso tantissime volte;
sì, tutte le volte che mi svegliavo dall’antico sogno ricorrente ti perdevo,
finché ti ho ritrovata nel sogno che è divenuto realtà.
Ti amo e ti amo quanto io stesso non posso sapere,
perché come l’infinito universo così il mio amore per te”.
***
Titolo Poesia: La morte.
“La ‘morte’?
Ecco il nome che porta l’odiosa nemica
di ogni alito di vita.
Eppure…, si,
eppure c’è un dolore tanto forte
e intrattabile che la rende, a volte,
amica desiderata e ricercata.
In un giorno per me indimenticabile,
ascoltai le tuonanti grida,
di un amico agonizzante,
ricercare la tanto desiderata nemica
che però tardava ad arrivare…
Mi diede e a più riprese il ‘potere’,
anzi mi ‘costrinse…’.
Io mi piegai al ‘risucchio’ incessante
e profondo della voragine oscura ed imminente,
e accompagnai la ‘nemica’
al luogo dell’inevitabile incontro…
C’è un mistero nella vita
ed è quello relativo al suo inizio e alla sua fine…
Ognuno abbia, almeno,
il potere e la libertà di decidere,
nel giorno dell’ira funesta,
quando e come affrontare la propria ‘nemica…’”.
***
Titolo Poesia: La pace intonata su note nuove.
“Dal canto mio,
voglio essere come un antico cherubino
che messo a guardia dell’antico eden
lo proteggeva dai pericoli.
Sarò per te uno scudo magnifico e una lancia perfetta
affamata del sangue dei tuoi nemici.
I tuoi nemici saranno i miei nemici.
I tuoi problemi saranno i miei problemi.
La tua gioia e la tua felicità saranno le mie.
Vivrò per consolarti.
In giorno di festa osannerò il tuo nome
e intonerò le lodi al nostro amore.
Oggi che molti festeggiano la pace
io intono a te il suono di queste parole
in segno di una pace vera,
non su antiche note di credi popolari,
ma su note nuove
intonate da sottili corde di un arpa
che è mia e soltanto mia…”.
***
Titolo Poesia: La Principessa del Benin.
“Oh Torre alta,
Torre maestosa,
lascia che i miei occhi possano,
per un sol momento,
ammirar colei che, dalle terre centrali, sale.
Sentinelle, tutte di vedetta,
lasciate che il rosso sinuoso del vino vi guidi
e che, scendendo dal palato, vi faccia,
per un sol momento,
lo sguardo da me distogliere,
affinché io possa ammirar la Principessa del Benin.
Orsù, dunque, lasciate che creatura siffatta,
regina fra tutte le figlie degli uomini,
i miei occhi desti”.
***
Titolo Poesia: Non sarò più per te.
“Ora sono proprio curioso di vedere come farai;
pentiti pure, ma non servirà a nulla,
cercami, ma non mi troverai.
Il tuo orgoglio germogli piante grasse
che siano voraci della tua linfa vitale,
e il tuo egoismo ti si rivolti contro
come un boomerang lanciato in alto con potenza.
Da me non troverai più comprensione
e io non sarò più per te”.
***
Titolo Poesia: Il male insinuante.
“Sì infila sinuoso il verme…,
e si nutre avido di essenze vitali non sue…
Non ha altro pensiero che diffondere,
con i suoi giovani circoli rossastri di invasione…,
l’oscura mitosi staminale del suo male.
Perciò, voi che siete i pulitori di verderame,
accerchiate il nemico,
e non usate pietà alcuna,
perché il suo intento era distruggere…”.
***
Titolo Poesia: La dolcezza in una donna.
“La dolcezza in una donna…?
L’amo…,
ogni cosa in me si scioglie come di fronte alla calura del sole…
Divento impotente perfino a me stesso…
E dire che un tempo ero rimasto aggrovigliato
in tentacoli femminili di antico maleficio…
Ora, conquistata la libertà,
volgo lo sguardo al vero
e all’essenza di quel che da sempre cerco…”.
***
Titolo Poesia: Le leggi della creazione.
“In quel tempo incompreso,
come per un turbine nucleare di immane potenza,
nascesti tu, e subito ti espandesti fino agli infiniti confini
di una rotondità spaventosamente grande.
E, mentre il caos delle tue cose creava il sottile ordine imperante…,
la violenza della tua termodinamica
faceva, gloriosa, da legge e da vincolo…
Con crudeltà furente annientavi e ricomponevi a tuo piacimento ogni cosa…;
in te si espressero ‘inizio’ e ‘fine’, ‘vita’ e ‘morte’…delle tue cose…
Violenza e crudeltà ecco le tue leggi inviolabili…
Tu sei così, è più forte di te,
ti diletti a creare e a dare vita…,
ma, come per un orgasmo di sensazioni eccitanti…,
ami anche distruggere e far perire...
Che dirti, oh Universo tutto,
senza rischiar di essere, inutilmente, troppo loquaci…?”.
***
Titolo Poesia – Nell’eterno ricordo di un uomo buono e giusto.
“Oggi che si celebra la festa del papà
rendo pubblico onore alla memoria di colui
che ‘era’ e che ‘è’…
Il 4 novembre di sedici anni fa
moriva un uomo buono e giusto…
Nato in tempi duri,
visse la sua intera vita nel dolore di un animo chiuso
e nel sacrificio continuo di una vera dedizione al lavoro.
Mori, dopo angosce varie,
nella solitudine di un coma profondo.
Era mio padre e si chiamava Luigi Ligorio.
Passano gli anni e paiono affievolirsi
i ricordi lucidi di ciò che ‘era’…,
ma mentre le ‘immagini’ perdono nitidezza
si acuisce la ‘vista’ di chi vive ancora il tenero ricordo”.
***
Titolo Poesia: La morte di una madre.
“Un Fiore apprezzato dalla Luce del Sole
è stato spezzato dalla Forza del Vento.
Era stato piantato in un Giardino di Luce.
Il suo nome era Fiore di primavera.
Era una pianta alta, rigogliosa, e verdeggiante;
il suo busto era spinoso, ma tenero e ben piantato nella terra;
i suoi petali avevano il colore dell’arcobaleno
e la sua gemma era dorata e fertile.
Sui suoi petali colorati litigavano, ogni alba,
le goccioline di rugiada mattutina,
perché non volevano scivolare via per finir disperse nella terra.
Nella sua gemma si incontravano le api laboriose
avide del suo polline dorato.
Tutto il Giardino di Luce era stato fatto per questa dolce creatura,
e tutte le piante erano figlie del suo polline dorato.
Il suo profumo aveva un odore soave.
Si ergeva maestoso nel mezzo del Giardino,
e rifletteva sfolgorante la Luce candente del Sole.
Tutte le creature del Giardino rendevano omaggio al Fiore.
Il Giardino di Luce era l’Essenza della Vita
e il Fiore ne era la Forza.
L’aria del Giardino era intrisa del suo polline dorato e profumato.
Tutto in quel Giardino era bello e raro;
il suo polline era più dorato e prezioso dell’oro d’ofir delle terre d’Oriente.
Perciò, perché oh Vento del Nord
hai soffiato con tal violenza su simile creatura?
Perché ti sei destato dal tuo luogo deserto?
Perché hai voluto colpire colei che era la vita del Giardino di Luce?
Chi ti ha invitato a fare tale desolazione?
Che ti è stato fatto perché tu debba renderne un simile conto?
Hai spezzato la forza della Vita del Giardino,
che ci hai guadagnato da siffatta opera?
Che ne avrai in cambio?
Qual è il tuo guadagno per quest’opera di morte?
Oh Fiore di primavera, dové ora la tua dimora?
Chi stai allietando adesso?
Dove hai portato la tua Luce?
Dové il tuo profumo soave?
I tuoi figli si disperano;
tutte le piante del Giardino gridano a te,
ma non ti trovano, non ti odono più.
Ho udito una tua creatura urlare disperatamente:
<giammai disperar vorrei, ma con un dir prender vigor potrei>.
E tu non rispondi.
Chi è questo Vento del Nord che ha osato spezzare la tua vita?
Dove risiede la sua buia dimora
di modo che si possa fare a lui quello che ha fatto a te?
Tu figliola non disperare in eterno, trova la pace in te,
perché la sofferenza è passata,
e il dolore che ha trafitto tua madre ha compiuto ormai la sua opera,
e che altro potrebbe fare di più e ancora?
Figliola armati con la spada del coraggio,
prendi pure la corazza della resistenza,
lo scudo della forza e l’elmo della vittoria.
Non abbatterti, ora tocca solo a te
proteggere le altre figliole di tua madre,
per cui sii forte e coraggiosa,
altrimenti non potrai adempiere al tuo nobile dovere.
Che dirti sorella mia:
l’ingiustizia e la crudeltà, come dei guerrieri sanguinari,
sono entrate nel tuo Giardino,
e hanno portato via il loro bottino di guerra in tempo e terra di pace.
Le tue lacrime scendano dolcemente dal tuo viso
fin sul tuo cuore ricordandoti sempre di chi sei figlia”.
***
Titolo Poesia: Il sentimento ritrovato.
“Forza di un sentimento selvatico;
esso stringe i cuori danzanti
su alture che nessuno osò mai scalare.
Da lì, come per una visione di antiche profezie,
vidi scorrere lontano le potenti acque di un futuro vicino.
Com’è rosso vivo il sentimento legante;
esso brilla come un rubino abilmente incastonato,
e scorre inarrestabile come il sangue di un emorragia mortale.
I monti della terra si umiliano,
e ogni mare si ritrae,
di fronte al messaggero che annuncia liete notizie.
Nel giorno dell’ira funesta la terra aveva tremato,
ogni monte si era squarciato;
una pioggia di fuliggine dal cielo
era scesa prepotente nella furia di una tempesta travolgente.
Ogni vento soffiava all’impazzata
allo scopo di distruggere la resistente vita rimasta.
Come per miriadi di meteoriti discesi dallo spazio oscuro,
la terra era tutta infuocata e piena di fumi accecanti.
Stordivano i suoni assordanti di terremoti e di eruzioni di vulcani enormi.
Ma come per le origini la vita ha trionfato;
essa, nata nell’ostilità di una natura ancora primordiale,
manifestò l’ardore e la potenza della sua vittoria.
Maledette le calamità distruttrici,
e maledette anche le forze oppositrici del trionfo;
esse come cenere al vento saranno trattate come pula nel loro giorno.
Ora che la terra è tranquilla,
ora che i cieli si sono arrotolati nei colori dell’arcobaleno della pace,
si, ora posso intonare il canto melodico del sentimento ritrovato”.
***
Titolo Poesia: ‘Ti amo amore mio’…
“Ti amo amore mio, e il mio bene per te non posso quantificarlo.
Sei incessante pensiero della mia mente
e profondo desiderio del mio cuore.
Voglio vivere con te tutta la mia vita e portare avanti,
fin oltre l’immaginabile e il visibile,
il nostro vero amore.
Voglio vivere la realtà tanto ricercata e ora vissuta;
nessuno e niente potrà farmi cambiare rotta;
solo tu potrai cambiare i miei pensieri su di te”.
***
Titolo Poesia: Nel ricordo e in memoria di ciò che non va e non dev’essere mai dimenticato…
Il 4 novembre del 2004 moriva mio padre,
il quale portava il nome di Luigi Ligorio.
Era un uomo buono e giusto.
Nato in tempi duri, visse la sua intera vita
nel dolore di un animo chiuso
e nel sacrificio continuo di una vera dedizione al lavoro.
Mori, dopo angosce varie,
nella solitudine di un coma profondo.
Il 2 settembre del 2020 moriva mia madre,
la quale portava il nome di Maria Fragnelli.
Una donna semplice, genuina, molto altruista,
e fortemente attaccata alla vita e alla famiglia.
Una tenera e quasi invisibile goccia in un oceano di morti per cancro.
Soffrì, smisuratamente, falcidiata dalla devastazione di un cancro
potenziato dall’aberrante inefficienza del sistema
unita alle pluri negligenze di alcuni medici che, nel suo percorso,
ebbe la sfortuna di incontrare.
“Tenera la vita di costoro che
vissero con cotanta sofferenza,
e ancor più tenera la loro morte
che di cotanto li privò”.
“Come per una luce lontana
non smetterò mai di ricordare
i vostri volti nel mio cuore”.
***
Titolo Poesia: Nell’eterno ricordo di una vera Madre.
“Oggi che si festeggia la donna l’anima mia,
affranta,
si piega al tenero ricordo di colei che fu vera madre fino alla fine.
Maria Fragnelli il suo nome.
Sofferente e agonizzante,
e finanche vittima di reiterate e gravi viltà altrui,
ebbe sempre parole di affetto e di pace per tutti.
Come per un luminoso tramonto sospeso su terre devastate,
tu fosti e rimarrai, per me,
emblema di luce da innalzare, per sempre,
sullo stendardo della vita.
Non v’è saggezza più grande
del saper ‘vivere’ la naturale ‘bellezza’ di ciò
che si è destinati ad essere,
e tu vera donna,
destinata ad essere madre,
fosti madre vera”.
Dedicata a mia madre Maria Fragnelli.
***
Titolo Poesia: Le promesse in nome dell’amore.
“Voglio essere come un antico cherubino che
messo a guardia dell’antico eden
lo proteggeva dai pericoli.
Sarò per te uno scudo magnifico
e una lancia perfetta affamata del sangue dei tuoi nemici.
I tuoi nemici saranno i miei nemici.
I tuoi problemi saranno i miei problemi.
La tua gioia e la tua felicità saranno le mie.
Vivrò per consolarti”.
***
Titolo Poesia: Dedica alle donne che sanno anche essere mamme.
“Ci sono eroi, si, eroi dimenticati,
anzi mai conosciuti per davvero;
mai apertamente dichiarati;
ma pur sempre eroi;
li incontri e non ci pensi,
non lo percepisci proprio;
è come un’ingiustizia di cui tutti, in una qualche misura,
si rendono artefici e complici.
Emblemi viventi di vita
il loro stendardo si chiama coraggio e sacrificio”.
***
Titolo Poesia: L’incoraggiamento alla donna amata.
“Mia amata, tu, come dolce miele selvatico,
hai dato energia vitale alla mia vita ed io, ora rinvigorito,
abbraccio la mia resurrezione nella gratitudine a te.
Non temere per le tue difficoltà;
esse saranno sconfitte tra breve,
e di loro resterà solo l’oscuro ricordo che più non potrà nuocere.
Con grandi ali di aquila ti alzerai in volo,
e lascerai per sempre la pianura della desolazione”.
***
Titolo Poesia: La forza ‘trainante’ di una donna.
“Mi prendesti per mano e insieme
decidemmo di uscir fuori dall’inferno di fuoco.
Credevo di esser più forte di te,
di doverti spianare il cammino,
ma fosti tu a guidarmi tra l’incandescenza micidiale.
Infatti, mi ero arreso alla furia fumante
e ormai sentivo venir meno le forze.
Ma mentre agonizzavo per il calore bruciante
mi venisti in soccorso,
e ti seguii vittorioso della tua vittoria.
Onore al tuo valore salvatrice;
perché sei, per me, forza e sostegno”.
***
Titolo Poesia: ‘E venne la realtà di un sogno antico in me’…
“Sognavo…, da tempo remoto sognavo;
sognavo te eppur non ti conoscevo.
Nell’oscuro io emotivo in me,
eri speranza e consolazione.
Ma, ahimè, la speranza, che, in me,
aveva concepito illusione,
partoriva amara delusione.
Ecco la visione;
ecco l’antica apparizione profetica di cose vere.
Mi apparivi sospesa tra terra e cielo;
sotto di te un giardino di luce,
sopra lastre di cristalli incandescenti.
Il giardino era un frutteto con ogni sorta di buon frutto.
Tutto era stato ben piantato a suo tempo
e ogni pianta emanava una luce riflessa.
In esso appariva la fiorente vita in rigogliose forme,
ma la sorgente della vita era sospesa fra terra e cielo.
Tutto era rivolto alla sorgente e,
in una sorta di inchino di riconoscenza,
le piante parevano invocare la benedizione di colei che
da sola dava vita e luce.
Un ruscello di acque pure e limpide era in mezzo al giardino.
Esso sorgeva in cielo;
dalle lastre di cristalli di fuoco
come acqua purificata scendeva fin sulla terra.
Sopra di te, appunto,
erano giganteschi cristalli disegnati con arte e colori sgargianti.
In mezzo ad essi tuonava una voce che era eco di un suono lontano;
essa approvava ogni cosa in te e della tua opera di vita.
Questa voce, a un tempo dolce,
porgeva di continuo il saluto alla tua bellezza tutta,
a un altro tempo si faceva temeraria e
avvertiva ogni cosa di porgerti l’onore regale dovuto.
Sospesa nell’aria c’eri tu.
Meravigliosa apparizione,
la tua visione era l’incanto dei miei occhi;
ogni cosa in me ti omaggiava in sublimi canti di amore.
Il tuo viso ricordava il volto di miti angelici;
al tempo della creazione tu fosti musa ispiratrice di cose buone e perfette.
I tuoi capelli erano d’oro giallo puro impreziosito da punte di diamante.
I tuoi occhi chiari erano intrisi di raffinata dolcezza e purezza.
In esso v’era l’emblema di un sigillo e di un antico romanticismo di amore
da me altrettanto conosciuto e adorato.
Il tuo volto era bellissimo ed emanava una luce sfolgorante e accecante.
Sul tuo capo una corona,
in essa vi erano ogni sorta di pietre preziose incastonate;
ogni pietra era peculiarità del tuo essere,
essenza di te e sostanza del tuo animo.
Ogni creatura nel giardino era estasiata da siffatta realtà di luce.
Tutto il tuo corpo era emanazione solenne di purezza e perfezione assoluta.
Ogni cosa in te era per me vero desiderio di carezza e di profonda unione.
L’incanto in te era così sublime da lasciarmi in estasi davanti a te;
non v’era altro che potesse più interessarmi e ogni cosa, davanti a te,
assumeva limitata rilevanza.
Ecco il sogno, mia cara, che tale era finché non arrivasti tu;
finché sul cammino della via non comparisti tu dal tuo luogo”.
***
Titolo Poesia: ‘Credo nell’amore’…
“Credo nell’amore, nell’amore vero, sincero e profondo.
Credo che tale sia il nostro sentimento che ci ha così uniti.
Volgo attento lo sguardo al passato;
sì, al passato, per imparare le antiche lezioni,
al presente per godere della felicità che tu mi doni,
e al futuro per trovare la forza per compiere imprese
che compirò a tuo nome per rendere a te ciò che meriti”.
***
Titolo Poesia: Il rifugio per la donna amata.
“Ho posto, con cura, sul mio capo l’elmo della fedeltà;
ho indossato, con premura, la corazza dell’amore
per difendermi dai dardi infuocati,
e ho impugnato, con decisione, la spada della verità
per far strage di sanguinari nemici.
Ho posto il mio rifugio e la mia trincea su un alto monte verso Oriente;
da li posso vedere da lontano l’arrivo dei nemici,
per prepararmi alla difesa e all’attacco.
Sali fin quassù oh amata mia,
da qui avrò premura e amore per te.
Nessuno potrà sconfiggermi,
perché la forza che è in me è ben oltre,
oltre ogni potenza e attacco.
Tu solo, oh mia amata, tu solo potrai togliere il vigore in me,
nessun’altra cosa o creatura potrà sconfiggere il mio cuore”.
***
Titolo Poesia ‘breve’: Il potere della musica.
“La musica,
a seconda dei gusti soggettivi,
è -universalmente- in grado di ‘sollecitare’
le più disparate emozioni…
Potente come un inafferrabile ‘richiamo interiore’
è in grado, a volte, di ‘penetrare’ fin oltre i sensi…”.
***
Titolo Poesia: Le promesse d’amore.
“A te che sei luce ai miei occhi, a te oh luce,
a te volgo ogni mio onore e mi prostro fin nella terra.
Non permettere neanche tu, amore mio,
che alcuna cosa cambi il nostro sentimento,
perché l’amore è forte come la vita e la delusione è potente da far morire.
I tuoi problemi, ogni tua angoscia, ogni tua paura,
saranno per me nemici giurati.
Li affronterò giù nella valle;
per essi studierò strategie volte a far strage di loro.
Nessun nemico resterà impunito, e non ci sarà chi potrà fuggire”.
***
Titolo Poesia: L’altare di viltà…
“Per conto tuo ti sei costruita un altare di viltà,
sul quale hai sacrificato le mie carni e il mio spirito.
Nel bruciare ciò che è vita in me,
hai recitato la solenne preghiera
degli antichi giudici di ogni tempo,
titani del pregiudizio e re di viltà.
Hai difatti recitata la preghiera della viltà,
affinché gli dèi profanassero la mia anima tutta
e dichiarassero me colpevole di ogni cosa,
trafiggendomi con spade di iniquità
e con lance di veleno mortale.
Sul tuo altare di viltà,
che tu hai costruito per me,
io, per amor tuo, mi sono, volontariamente, offerto,
per del tempo,
affinché vedendomi gridare sofferente
tu ti impietosissi e tornassi in te,
ma nulla di tutto ciò è avvenuto,
difatti, anziché impietosirti, sei diventata più maligna e ancora più vile.
Mentre la mia carne bruciava,
e il mio spirito spirava nel vento impetuoso,
tu eri li accanto a me
ad aggiungere altre accuse e altre vili azioni,
ma non sapevi…,
non sapevi che io ero li per un atto volontario,
per solo amor tuo.
Era come se in te non c’era altra soddisfazione
di volermi vedere perire per tua mano;
nessuna salvezza per me era nei tuoi programmi,
ma solo distruzione di ciò che era ed è, in me, vita”.
***
Titolo Poesia: L’incanto dell’amore che unisce.
“L’amore che i più non conoscono, ora è parte di me e di te;
esso stringe i cuori in un abbraccio
e lega le menti in un’unione di intenti.
Sono fiero;
gioisco felice nell’averti incontrata e conosciuta,
e nel saperti mia, si, tutta mia,
io tuo e tu mia;
come in un’unione romantica fuori dal tempo,
fuori dall’ipocrisia comune,
sorrido felice, nel cuore e nella mente,
perché l’incanto ci ha unito
e ci ha unito nella similitudine delle nostre vite
e nella profondità della nostra essenza e sostanza”.
***
Titolo Poesia: Dedica di amore.
“S’innalza il mio sguardo a te mio amore,
tu che, oltre ogni apparenza,
sei distintamente mia.
Voglio esaltare ogni giorno le tue lodi
intonando note nuove
con originali canti di ebbrezza d’amore
dalle parole solo mie e soltanto mie.
L’amore trovi luogo eterno in noi;
s’innalzi il suo vessillo alla luce
e vi si ponga il sigillo”.
***
Titolo Poesia ‘breve’: Malinconia.
“Trascorre inesorabile il tempo,
ma mentre le giornate belle e spensierate
passano velocemente,
quelle cupe, invece,
come se non bastasse,
rallentano sempre la loro corsa
quasi come per un dispetto…”.
***
Titolo Poesia ‘breve’: La dolcezza in una donna…
“La dolcezza in una donna?
L’amo;
ogni cosa in me si scioglie
come di fronte alla calura del sole.
Divento impotente perfino a me stesso”.
***
Titolo Poesia ‘breve’: La promessa nell’amore.
“Ora, oh vita mia, sappi che in questo dì,
sì, in questo tempo,
armo il mio amore per te,
indosso la mia conoscenza,
mi reco nel luogo oscuro e piego il destino tuo;
sigillo l’apertura
e vi fisso l’emblema di rinnovamento”.
***
Titolo Poesia ‘breve’: Parole di amore.
“E nascesti tu…;
si, in luogo e tempo lontani nacque la vita mia.
Quanto sei bella;
quanto sei preziosa;
limpida come acqua trasparente e primordiale,
i tuoi occhi sono profondità di oceani inesplorati”.
***
Titolo Poesia ‘breve’: L’energia senza movimento…
“L’energia senza movimento vitale
rende il vuoto più vasto…
e i colori variegati
non bastano per colmarlo…”.
***
Titolo Poesia ‘breve’: L’espansione dell’amore nascente.
“Ruppe l’antico sigillo e,
come rosso rubino attorniato dal grezzo,
si espanse la luce,
spingendo in avanti, nella materia oscura,
l’azzurro infinito di un cristallo di speranza…”.
***
Titolo Poesia ‘breve’: Il tradimento non perdonato.
“A te che hai scelto la tua follia sopra ogni cosa
rompo il mio sigillo di lealtà
e ti vincolo lontano da me”.
***
Titolo Poesia ‘breve’: Innamorarsi.
“Mi sono perso ormai
nell’oceano della tua anima infinitamente bella…
Meraviglioso è il mio naufragar
in acque calde e profonde…”.
***
Titolo Poesia ‘breve’: Dimenticare.
“Tempo, che già corri veloce,
accelera ancora per un po’
perché c’è da dimenticare…
Lenisci i dolori dell’anima sofferente
e grazia la vita di un’essenza nuova…”.
***
Titolo Poesia ‘breve’: L’illusione dell’abbraccio intenso.
“Si abbracciavano intensamente
e si cercavano con passione.
Erano strani quei due…,
tanto da farmi credere che
il vero amore esistesse
e che loro l’avessero trovato…”.
***
Titolo Poesia ‘breve’: Pensieri d’amore.
“Nel mese
in cui i campi sono in fiore
nascesti tu…”.
***
Titolo Poesia ‘breve’: L’amore, a volte, salvifico, di una donna.
“E arrivò colei che ebbe il potere
di rompere il sigillo
posto sul maleficio…”.
***
Titolo Poesia ‘breve’: Il dolce riflesso.
“Stanco del naufragar in ombre cupe,
m’invase lo colorato e dolce riflesso
di me in te…”.
***
Titolo Poesia ‘breve’: ‘Perdersi’ dopo un amore finito.
“Nel regno, dove tutto è incanto,
la luce fu arrotolata in un sigillo,
e giunse il tempo delle tenebre…
Chi potrà, siffatta opera, mai capire?
Si porga con rispetto lo giudice e, anzi, taccia…
Dedicato a chi, come me,
vive un tempo in cui
è, e fa, quel che non vorrebbe mai, né essere, né fare”.
***
Titolo Poesia ‘breve’: La speranza di un amore nascente.
“Nel luogo oscurato
da tempeste fuligginose
sorse la speranza
di una luce lontana…”.
***
Titolo Poesia ‘breve’: Le promesse di amore.
“Sarò la tua ancora, se vorrai…
Nelle tue avversità
ti porterò in riva a terre
di pace e libertà…”.
***
Titolo Poesia ‘breve’: Il fiore.
“Amo un fiore delicato, ma forte...
Amo un profumo dalle rare essenze…
Amo te…”.
***
Titolo Poesia ‘breve’: L’amore finito che non svilisce.
“E fu così che iniziò l’autunno
e con esso la passeggera malinconia
del tempo”.
***
Titolo Poesia ‘breve’: Lo scontro interiore…
“Si scontrarono duramente i tre dominatori della terra
nella valle dei re…
e sulle ali imperanti della desolazione
sorse un nuovo re e un nuovo regno…”.
***
Titolo Poesia ‘breve’: I pensieri di amore.
“Come un’aquila reale
che vola alta su montagne eterne
così sono i miei pensieri su di te…”.
***
Titolo Poesia ‘breve’: Il sapore dell’amore.
“Come essenza di erbe aromatiche
che insaporiscono,
tu dai sapore e gusto alla mia vita…”.
***
Titolo Poesia ‘breve’: Il senso di giustizia non colmato.
“Folle desio di una giustizia che non fu mai creata…
Bene fa chi nella giungla divora e sbrana
le iene pulitrici di carcasse inermi,
perché in lui trionfa sempre
il seme di una giustizia quanto mai appagante…”.
***
Titolo Poesia ‘breve’: Innamorarsi.
“Nella fitta vegetazione
della foresta dell’amore…
ecco…un incanto…,
l’originale bellezza melodica
di una sinfonia suonata
su note nuove da arpisti stranieri…”.
***
Titolo Poesia ‘breve’: L’amore che può salvare.
“E lo duro combattimento lo rese senza pietà…
Solo la ‘pace’ elevata sullo stendardo
lo avrebbe liberato…”.
***
Titolo Poesia ‘breve’: Passino i giorni per dimenticare.
“Passate in fretta voi giorni a seguire,
e con voi le vostre notti,
perché come la terra riarsa anela alla pioggia dal cielo,
similmente io aspetto che il tempo mi faccia dimenticare”.
***
Titolo Poesia ‘breve’: La bellezza della dolcezza.
“Su ali di ineffabili sensazioni,
come per un inchino di riconoscenza,
dipingo la tua dolcezza
su tela scelta dai ricami adorni…”.
***
Titolo Poesia ‘breve’: Gli occhi innamorati.
“Gli occhi la videro
e l’anima iniziò a osservarla
e a conoscerla…”.
***
Titolo Poesia ‘breve’: I danni da perdita della fiducia.
“Demolite le fondamenta
anche le grandi mura,
sebbene fatte in cemento armato,
caddero…”.
***
Titolo Poesia ‘breve’: Il nuovo amore che arriva troppo presto…
“Sì annullano i suoni stordenti della terra
all’arrivo del silenzio,
ed emergono dagli abissi
luccichii di sfere di luce pensanti…,
ma ahimè questo è il tempo del non silenzio…”.
***
Titolo Poesia ‘breve’: L’ammirazione verso la donna desiderata.
“Una luce pulsata di una stella rossa
con anelli di fuoco in una galassia lontana…
ecco la visione mia di questa creatura…”.
***
Titolo Poesia ‘breve’: La dolce sensazione dell’amore…
“Credo nel bene che ci accomuna,
che ci unisce e che ci fa crescere
come per un volo delicato su un oceano limpido,
ma un po’ agitato da passate maree.
Non saprei descriverti la dolce sensazione
che mi travolge, interamente, al solo pensarti”.
***
Titolo Poesia ‘breve’: Il desiderio di amore.
“Desta continuamente il cuore
il dolce desio”.
***
Titolo Poesia ‘breve’: L’atto dignitoso.
“Tolse l’anello alla regina, il Re,
e lo diede alla schiava…,
e il regno ebbe pace per un po’…”.
***
Titolo Poesia ‘breve’: Le sensazioni dell’innamoramento.
“Un bacio alla mia anima
e una carezza nel mio cuore,
questo è stato conoscerti”.
***
Titolo Poesia ‘breve’: L’amore appena nato.
“Come sfere danzanti
l’incanto tra due cuori”.
***
Titolo Poesia ‘breve’: La forza che si desta.
“Destati oh forza;
dal luogo della tua caduta,
si, proprio da li,
rialzati col tuo antico furore
e con le ali del vento
percorri l’immensa desolazione,
finché non giungi al tuo luogo…”.
***
Titolo Poesia ‘breve’: L’unione nell’amore.
“E s’incontrarono i due ruscelli;
si, alla foce dell’unione
si unirono in trasparenti
mescolanze emozionali…”.
***
Titolo Poesia ‘breve’: La bellezza di una donna.
“La bellezza di una donna per me?
L’incantevole arcobaleno di colori
di un misterioso luogo fatato…”.
***
Titolo Poesia ‘breve’: Il giusto giudizio…
“Presiedettero ‘coraggio’, ‘lealtà’ e ‘senno’
e sull’altare del giusto giudizio
furono poste ‘emozioni e ragione’.
In un unico fuoco ‘l’essenza’,
in un solo fumo ‘la sostanza’…”.
***
Titolo Poesia ‘breve’: Le azioni oneste e coraggiose, a volte premiate.
“Tolse l’inchino alla regina
il giullare di corte
e fu fatto cavaliere…”.
***
Titolo Poesia ‘breve’: Il bacio d’amore.
“Si fondono le emozioni più profonde con un bacio d’amore,
mentre il cuore innamorato rivela i propri segreti sulla bocca.
Un bacio d’amore è dolce e profumato.
Traviata dall’amore emozionale,
l’anima innamorata non sente più i sapori e gli odori reali.
Un bacio, con un bacio vero e intenso
i cuori si parlano e si uniscono in sfere danzanti…”.
***
Titolo Poesia ‘breve’: L’amore che svanisce.
“Come gocce di rugiada
al chiarore mattutino
si dissolse la tenera magia
dell’incanto…”.
***
Titolo Poesia ‘breve’: L’amore corrisposto.
“Tuonano emozioni fin su nel cielo
e ne discendono sinuose luci…”.
***
Titolo Poesia ‘breve’: I desideri tentatori.
“Oh infame desio,
tu che le ombre oscure desti,
annulla in me
l’incanto infernale…”.
***
Titolo Poesia ‘breve’: Il ricordo di chi non c’è più.
“Debole il soffio vitale
di chi vive la crudele agonia
nel tenero ricordo di luce che va via…
Dedicato a chi più non c’è
e a noi che più non saremo…”.
***
Titolo Poesia ‘breve’: L’amore che rende ‘UNO’.
“Quanto è bello il tenero e reciproco amore;
esso, su ali di pura comprensione,
appiana, rinvigorisce,
e rende UNO in tutto”.
***
Titolo Poesia ‘breve’: Il perdono consapevole nell’amore.
“Distrusse tutto lo spaventoso ciclone
in quella piccola cittadina di campagna,
ma su quelle rovine nacque poi
una città prosperosa…”.
***
Titolo Poesia ‘breve’: La nascita dell’amore.
“Nato bello e in salute,
il nostro amore,
ormai divenuto grande,
si esprima per il suo intero ciclo di vita”.
***
Titolo Poesia ‘breve’: La ‘discesa’ nel proprio inconscio emotivo…
“In quel tempo scoprii la via;
la percorsi a lungo e scesi nel mio giardino.
In esso trovai spine e rovi incandescenti
mescolati a piante belle e rigogliose,
le quali parevano quasi soffocare…
In quel tempo compresi…
e su ali di nuova luce
divenni un attento giardiniere…”.
***
Titolo Poesia ‘breve’: I guaritori di se stessi…
“Sogno un mondo fatto di tanti ‘piccoli’ psicologi
capaci di conoscersi e di sondare realtà nascoste.
Su alture, prima invalicabili,
li vedo, per ciò, nella luce,
diventare guaritori di se stessi”.
***
Titolo Poesia ‘breve’: Il desiderio…
“Vorrei essere la corrente delle acque
in cui ti bagnerai
per avvolgerti
e tirarti giù
fin nelle mie profondità…”.
***
Titolo Poesia ‘breve’: La visione della bellezza…
“Bella come il bagliore di luce
che s’avvicina
in luogo oscurato da tempeste fuligginose”.
***
Titolo Poesia ‘breve’: Il desiderio che ‘sfida’ il tempo…
“Vorrei attraversare il ‘varco’ temporale
per poterti vedere
prima del tempo fissato…”.
***
Titolo Poesia: L’era oscura…
“In quel tempo,
scesa l’oscurità sulla terra tutta,
i più, accecati da annebbianti tempeste fuligginose,
si diedero all’ignominia.
Per assenza di luce,
nel terrore dell’oscurità crescente,
ognuno si prostituì a fallaci salvatori.
Li vidi, ed ecco, parevano schiavi ubbidienti,
i quali, in nome di una paventata salvezza,
si fecero volontariamente incatenare a ciò da cui,
invece, avrebbero dovuto fuggire.
Nell’oscurità più cupa,
non più il sole,
non più la sua luce naturale,
ma solo la luce artificiale di codesti salvatori
sarebbe stata, per loro, guida unica e imponente.
Nella loro viltà,
come sotto ipnosi dall’alto,
si diedero, su alture di monti altissimi,
ad ogni sorta di iniquità abominevole.
Difatti l’oscurità che aveva invaso la terra,
e da cui, codesti, avrebbero voluto fuggire,
era, come per una profonda penetrazione,
entrata, invece, finanche in loro.
Ma ecco che, nella valle dei Re,
vidi sorgere,
dalla polvere della terra,
come per un antidoto naturale,
uomini eroi portatori di verità
su diritti e libertà violati.
E li vidi…; erano miriadi di miriadi…
Tutta la valle fu sommersa dalla loro presenza.
Il loro grido pareva a tratti confuso,
ma era spontaneo e genuino.
Essi si rivolgevano agli schiavi insediatisi sui monti gridando:
<Tornate alla luce del Sole,
torniamo tutti all’unica vera sorgente di luce…;
essa, difatti, è vicina,
e non tarderà ancora ad arrivare>.
Ma gli schiavi, aizzati dai loro salvatori,
come per effetto di un micidiale veleno accecante,
scesero in fretta dai loro monti
e si diedero alla guerra.
Come bestie inumane,
in una moltitudine incalcolabile,
si arrotolavano nella discesa per far vendetta dell’affronto.
Era una visione orribile.
In quel tempo,
gli innocenti eroi,
accerchiati e assaliti con gran furore
da una moltitudine immensamente superiore,
in una guerra che fu cruenta e lunghissima,
dovettero fuggire nei boschi per trovarvi rifugio.
A quel punto ecco che,
compiuta l’ignominia,
la terra fu avvolta dalle tenebre più fitte”.
***
Titolo Poesia ‘breve’: Dedica alla donna amata.
“Sulle ali del vento,
come per un turbine di sensazioni avvolgenti,
vorrei raggiungere l’incanto;
vorrei raggiungere te…”.
***
Titolo Poesia: L’augurio, a un’amica, di pace e serenità.
Forte e coraggiosa
come chi sa resistere in ‘battaglie sanguinose’,
ecco il mio augurio, per te, in questo giorno:
“si annullino i suoni stordenti della terra
e arrivi il silenzio;
la pace sia elevata sullo stendardo
ed emergano,
dagli abissi,
luccichii di sfere danzanti…”.
Poesia dedicata alla cara amica E. C.
***
Titolo Poesia: L’amica mia…
“E arrivasti tu amica mia…,
si, nella vita mia arrivò colei che,
al mio continuo naufragar in tempestose acque emotive,
come per un olio lenitivo su piaghe mai guarite
e carezza delicata di un cuore ripieno di dolcezza,
mi fece da rifugio
e da terra ferma.
Forza di un sentimento selvatico che stringe i cuori danzanti
su alture che nessuno osò mai scalare.
Quanto sei bella, oh tu che sorvoli i cieli oscuratisi;
il tuo affetto,
caldo come raggi di sole primaverile,
fa scintillare acque pure,
acque limpide di emozioni forti come la vita
e invincibili come la morte.
M’inchino, dunque, alla tua originale essenza
e giuro sul mio nome e sul mio onore
di aver cura del nostro bene
e di preservarlo da ogni male…
Arrotolo la pergamena,
intrisa com’è di segrete emozioni,
e vi pongo, a conferma, il mio sangue
e il sigillo della mia parola e del mio onore.
Poche parole, scritte di getto, amica mia,
per dirti solo che ti voglio bene
e che sei, per me, importante”.
Poesia dedicata alla mia carissima amica A. L.
***
Titolo Poesia ‘breve’: La dolcezza.
“Beata tua dolcezza e
ancor più beato io
che di essa mi nutro avaro…”.
***
Titolo Poesia ‘breve’: Il fidanzamento.
“M’inchino a te
musa dello beato
e sempiterno sentimento”.
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Titolo Poesia ‘breve’: L’innamoramento…
“Al pensiero di rivederti
mi sollevo da terra,
come per un volo incerto,
verso una meta che sento già mia”.
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Titolo Poesia ‘breve’: La pietra preziosa.
“In quel tempo, come pietra preziosa,
ma ancora ‘grezza’ e malleabile,
l’incanto, complice della quiete avvolgente,
si incastonò nella fessura più profonda dell’abisso,
per diventare un tutt’uno…,
e fu cosi che vidi l’alba di nuovi cieli su una nuova terra
dove i ‘mari’ son sempre quieti…”.
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N.B. Stefano Ligorio è anche autore di alcuni libri di Aforismi, Riflessioni e Poesie: ‘Aforismi e Riflessioni’ – ‘AFORISMI (raccolta) di Stefano Ligorio’ – ‘POESIE (raccolta) di Stefano Ligorio’ – ‘RIFLESSIONI (raccolta) di Stefano Ligorio’.
N.B. Stefano Ligorio è anche autore di un libro dal titolo: ‘IL RISARCIMENTO NEL PROCESSO CIVILE -errori da evitare, e rimedi esperibili– (Guida Pratica alla luce del Codice Civile, del Codice di Procedura Civile, e della Giurisprudenza in materia)’.
N.B. Stefano Ligorio, in ambito di tematiche mediche, è anche autore di un libro dal titolo: ‘La Strana Malattia: Come prevenire, diagnosticare, e curare, l’ansia (ansia sociale, ansia generalizzata e ansia somatizzata) e la depressione (depressione maggiore e depressione cronica -distimia)’, ma anche di: ‘Il Cancro -Vademecum- (Guida Pratica alla Prevenzione e alla Cura del Tumore Maligno)’.
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