Raccolta di alcune Riflessioni su: amore, intelligenza, ignoranza, sofferenza, libertà, emozioni, conoscenza, delusione, ipocrisia, felicità, solitudine…

Raccolta di alcune Riflessioni, di Stefano Ligorio, su: amore, intelligenza, ignoranza, sofferenza, libertà, emozioni, conoscenza, giudizio, pregiudizio, illusione, delusione, legge, ipocrisia, serenità, felicità, solitudine, stupidità, ansia e depressione

Raccolta di alcune Riflessioni, di Stefano Ligorio, su: amore, intelligenza, ignoranza, sofferenza, egoismo, raziocinio, inconscio, libertà, salute, verità, emozioni, conoscenza, giudizio, pregiudizio, viltà, follia, illusione, sognare, delusione, legge, ipocrisia, serenità, felicità, solitudine, stupidità, ansia e depressione...

Titolo Riflessione: Il campo da coltivare…

C’è una giusta legge dell’universo che recita: “a chi più ha più sarà dato”.

Un campo incolto è destinato ad inaridirsi sempre più…, ma un campo coltivato moltiplica il frutto delle fatiche del fattore…

L’ebete, lo stupido e l’ignorante sono destinati, e giustamente, a perdere anche quello che non hanno, ma l’intelligente avanza e moltiplica il suo sapere e la sua mente assume una vastità sempre crescente…

Giusta la ‘legge’ e giusta la ‘condanna” per chi, pur non sapendo, si ostina a non voler sapere…

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Titolo Riflessione: Le emozioni.

Leggere e sfuggenti le emozioni sin dal grembo materno, quando eravamo ancora senza raziocinio, ci diedero la coscienza emotiva del ‘noi’.

Le ‘emozioni’, qualunque esse siano, sono ‘leggere’ e con ali spianate volano dove nessuno può governarle.

Invano si tenta di acchiapparle, in quanto sono per loro natura libere. La ‘ragione’ vorrebbe dominarle, ma esse, ‘almeno per del tempo’, si fanno beffe di lei.

Luogo di tutte le emozioni è l’inconscio, il nostro ‘IO emotivo’; da esso nasce pure la ‘volontà’, la quale però risiede nell’‘IO morale’ e dal quale governa il nostro ‘IO personale’ in una trina simbiosi interiore.

Le emozioni nascono e svaniscono e quel che resta è solo la memoria emotiva dell’esperienza.

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Titolo Riflessione: Gli ostacoli limitanti l’intelligenza…

Ci vuole intelligenza per affrontare i problemi e le contese… Per questo l’intelligenza è sopra ogni cosa. Essa come luce nel buio è in grado di appianare quasi tutto…

Ma c’è una cosa anzi due che impediscono all’intelligenza di esprimersi fattivamente una è l’ignoranza e l’altra è l’orgoglio.

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Titolo Riflessione: Essere coerenti a ciò che si crede.

Non credo in un Dio e, ovviamente, non credo, dunque, in una religione, qualunque essa sia, ma credo fortemente nei valori del bene, della sincerità e del rispetto.

Il mio credo è semplice e coerente con le mie convinzioni, le quali maturano sempre all’altezza della mia esperienza.

Non lascio guidarmi da ideologie antiche e nuove, ma amo scoprirmi giorno dopo giorno.

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Titolo Riflessione: L’intelligenza non va sprecata…

Ho compreso che non bisogna avere ‘pietà’ degli ignoranti, dei veri ignoranti intendo, perché non capiscono e mai capiranno alcunché.

Ogni gesto buono, e ogni parola assennata, per costoro risulta essere cosa da nulla. Perciò non c’è nulla di meglio che essere ignoranti con gli ignoranti e intelligenti con chi merita e può recepire.

Essere uno ‘specchio’ con chi si ha davanti delinea molto bene quel che è giusto fare.

Ad ognuno quel che merita.

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Titolo Riflessione L’importanza del ‘conoscersi’.

Non preoccuparti di conoscere in profondità gli altri, adoperati piuttosto a conoscere profondamente te stesso, perché ne troverai, certamente, giovamento, potendo, nel tempo, adeguatamente, prepararti ad affrontare la tua vita al meglio delle tue potenzialità che avrai scoperto e affinate.

Infatti, quando sarai sofferente sarai solo; nessuno potrà essere veramente e intensamente con te e ‘dentro’ di te, e quando starai per morire sarai similmente solo, ma avendo conosciuto te stesso in profondità saprai efficacemente confortarti e trovare pace in te stesso.

Tutto dipende da te, quindi non ‘perdere’ tempo con gli altri, ma applicati a te stesso.

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Titolo Riflessione: Gli occhi ‘di fuori e di dentro’…

Scoprire se stessi in profondità è arduo e doveroso compito di ognuno…, tuttavia in pochi nel corso di un intera vita comprendono consapevolmente il ‘dolce e l’amaro’ che è in loro, pur assaporando, di tanto in tanto, quel che in essi ‘pur si muove’.

Ci si appassiona al lavoro, allo sport, e ad ogni genere di arte e scienza, ma solo taluni si innamorano della scoperta del sé nell’interezza del proprio essere. Per cui i più finiscono la loro vita senza averla né compresa né vissuta pienamente.

È una vera fortuna nascere con gli ‘occhi di fuori e di dentro’…

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Titolo Riflessione: Libertà vera è avere un ‘IO morale’ liberale e consapevole…

La libertà vera è quella ‘spirituale’ come pure la schiavitù vera…

Le nostre credenze e le nostre convinzioni, ovvero i nostri limiti mentali, espressi e applicati compiutamente dal nostro ‘IO morale’ sono la nostra vera schiavitù e la vera libertà può nascere solo ‘li’.

Ecco perché è necessario avere una mente davvero ‘aperta’ (non quella meramente volta al trasgredire, superficialmente e senza consapevolezza, i limiti delle ‘masse’), ovvero una mente che abbia come proprio ‘IO morale’ un ‘IO morale liberale e consapevole’.

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Titolo Riflessione: Il giudizio, nel pregiudizio, verso i malati psichici…

Di tutte le malattie, anche di quelle più mortali, quelle psichiche sono le più terribili, devastanti, e dolorose.

Quasi chiunque ha pietà di chi ha una grave malattia fisica e trova comprensione ed aiuto chi ne soffre, in quanto una ‘sfera affettiva’ spesso lo avvolge, ma chi conosce disturbi psichici non ha forza né energie mentali per superare il proprio stato; non trova mai riposo, in quanto non esistono ‘antidolorifici’ dell’anima e non incontra quasi mai comprensione alcuna.

Una ‘cappa oscura’ lo avvolge e i più fuggono via nel giudizio del pregiudizio…

Quanta gente ho conosciuto affetta da ansia e/o depressione; piena di sintomi e dolori vari, molto spesso, come se non bastasse, non incontra né vera diagnosi, né vera cura.

Chi è più ‘fortunato’ incontra prima o poi una giusta diagnosi, ma raramente una cura adeguata.

Duole dirlo, ma son tanti coloro che non sanno e non sapranno mai…

Così come in tutte le cose…

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Titolo Riflessione: ‘La mamma è sempre la mamma…’.

Ho assistito alla dipartita di alcune persone a me care e ogni volta ho sentito nominare, in punto di morte, la ‘mamma’.

È una cosa inconscia e risale al legame unico ed emozionale di quando eravamo nel grembo materno.

È sorprendente come certe cose inconsce siano e rimangano, in un certo senso, ‘eterne’.

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Titolo Riflessione: Il vigliacco…

I vigliacchi fuggono dalle proprie colpe e responsabilità e, pur di farla franca, sono disposti a diffamare e infangare gli altri…

Un vigliacco lo vedrai ‘strisciare’ quando non ha più scampo, ma se, in qualche modo, può farla ancora franca, sarà seduto per primo ‘sul trono del tribunale del giudizio’ a sputare sentenze infamanti… Gente insicura e senza identità e quanto mai pericolosa…

Ci sono innumerevoli ‘bestie’ che, a differenza di costoro, rappresentano molto meglio quel che un essere umano dovrebbe poter essere.

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Titolo Riflessione: Sognare non illudersi…

‘Sognare’ è ‘divino’, in quanto è essenza e sostanza del nostro essere; guai a non saper sognare, perché si spegnerebbe ‘il lucignolo fumante’ in noi… ‘Illudersi’, tuttavia, è un qualcosa che va oltre l’essenza e la sostanza e che, per giunta, espone a inutili ‘rischi’…

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Titolo Riflessione: Follia…

Follia… Follia è pensare di non dover mai pagare le conseguenze delle proprie azioni per di più reiterate; follia è avere una mente ‘malata’, in quanto limitata dalle proprie ‘indistruttibili’ e non obiettive convinzioni; follia che tutto rovina e che a nulla sa rimediare…

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Titolo Riflessione: Vivere nell’illusione di quel che non si è…

Gli ignoranti, ebeti e scarsi nel comprendere perfino chi vuole realmente aiutarli o addirittura danneggiarli, ardiscono, con spavalda inconsapevolezza, a essere i giullari dell’intelligenza, ma essa, nella sua infinita potenza, si fa sempre beffe di loro.

Esistenza vana è quella di vivere nell’illusione di quel che non si è.

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Titolo Riflessione: I veri ignoranti.

Le persone affette da ignoranza emotiva le incontri tutti i giorni e ovunque. Gente da nulla, puntano il dito su tutto e tutti senza nulla sapere e senza nulla capire.

Vivono una propria realtà fatta di ‘cecità’, ignorando perfino chi o cosa siano loro stessi, figuriamoci se possono capire gli altri…

Inconsapevoli della loro inabilità, vera e permanente, sorridi o ti arrabbi, dipende dai casi, nel vederli ripieni di cieca convinzione surreale del sé.

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Titolo Riflessione: L’importanza di una corretta applicazione della legge.

Una legge giusta e una corretta applicazione di essa sono le ‘forze regolatrici’ di una vera civiltà.

In ogni tempo, in ogni arte e scienza, comparvero ‘originali eroi‘, i quali seppero donare, a questo povero mondo, un salto evolutivo a beneficio di tutti; eroi che forse pochi conoscono o ricordano, ma delle cui gesta ne beneficiano sempre!

C’è, dunque, ancora bisogno di un cammino evolutivo e di ‘originali eroi‘ che sappiano prendere la giusta iniziativa…!!!

‘Difatti un Paese che non sa amministrare la giustizia, è un Paese in cui la cultura amorale può, sinuosamente, risalire dal sottobosco fino a divagare in superficie abbracciando, teneramente, nell’insorgente ingiustizia sociale che ne deriva, gli antichi e nuovi alleati sollevatori di altre amoralità’.

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Titolo Riflessione: Le persone non cambiano.

Le persone non cambiano, possono certamente migliorare (come anche peggiorare), in quanto ognuno di noi ha la propria struttura -emotiva- ‘portante’ e si sa che, a meno che non si voglia far ‘crollare’ qualcosa, quel che è ‘portante’ tale rimane.

Perciò, nelle relazioni affettive, è bene fare i conti prima e/o ‘durante…’, altrimenti si resterà delusi dalla vana speranza di quel che non è e che mai potrà essere.

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Titolo Riflessione: L’immane potenza della viltà e dell’ipocrisia.

Pare che, nella foresta della vita, verità e virtù risultino, ai più, cose vane. Son allora giunto alla giusta conclusione che viltà e ipocrisia, come delle grandi e travolgenti acque, siano forze di potenza immane.

Più potenti dell’amore e più forti del bene, viltà e ipocrisia piegano lo vile e lo ipocrita alla vanità delle cose. Non c’è rimedio che tenga, in quanto, come per una cancrena che avanza, costoro son destinati a imputridire fin dentro il midollo.

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Titolo Riflessione: L’infinito universo e l’unica verità…

L’universo è troppo infinito per non ‘contenere’ anche delle isolate e limitate ‘verità’, ovvero delle pluri ‘verità’ sotto il dominio dell’unica verità naturale e assoluta di ogni cosa.

Voglio dire che esiste un’unica verità sopra tutto e tutte, ma che per giungere pienamente ad essa vi sono delle piccole verità che, seppur verità in parte distinte tra loro e tra la vera e unica verità assoluta, servono nell’arduo cammino verso l’unica…

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Titolo Riflessione: Un vero augurio di serenità e felicità…

E mentre ascolto alcune commoventi melodie, come per un ‘dispetto’, riaffiorano i ricordi brutti di un passato relativamente recente…, allora, come per uno sfogo, mi vien di scrivere…

Si, infatti, l’ultimo periodo è stato per me ricco di eventi traumatici, in particolare la sofferenza lunga ed estrema di mia madre per un cancro e la sua, inevitabile, morte nemmeno un anno fa.

Emergono a tal riguardo, da abissi un tempo sconosciuti, giusti sensi di colpa, i quali, come spade taglienti, trafiggono, non per distruggere, ma per ‘sanare’…

Cosa potrei ancora dire? Nulla, perché nulla si può per chi più non c’è… Per me e per altri, invece, posso ancora fare qualcosa… Per cui nell’augurare, a tutti coloro che mi seguono, serenità e felicità, raccomando, e lo faccio con la forza e la sincerità dettate dalla mia attuale ‘sofferenza’, di cercare, tenacemente, di essere sempre migliori, imparando, costantemente e sapientemente, dai propri errori, non dimenticando mai di amare sempre, e comunque, i propri cari più stretti, perché loro sono il nostro ‘sangue’ e la nostra ‘carne’.

Augurare il bene a qualcuno ha un reale senso solo se è dettato da affetto e da un, contestuale e tenero, invito ad adoperarsi affinché sia così. Difatti non si dovrebbe mai dimenticare come serenità e felicità siano, quasi sempre, il mero frutto delle nostre scelte emotive.

Per cui un grande augurio a tutti, sofferenti e non, affinché oggi e sempre possiamo, anche a fronte di eventuali sfortunati eventi, essere davvero sereni e felici, cambiando in noi le ‘regole emotive’ che a ciò sono, eventualmente, impedenti.

La vita è una, per cui, dunque, viviamola al meglio delle nostre reali possibilità; rallegriamoci oggi, domani, e sempre; gioiamo di ogni cosa bella, insomma facciamo di tutto per trovare e vivere la nostra vera felicità, ma sappiamo anche stare realmente vicino a chi soffre, a chi non ce la fa, perché, oltre a ciò che è ovvio, conoscere la sofferenza da vicino è scuola d’eccellenza per imparare ciò che anche a noi tutti pur dovrà avvenire.

Impariamo, dunque, da tutto e da tutti, perché tutti noi sappiamo gioire e rallegrarci per le cose belle, in quanto è, in noi, un’innata capacità, ma a saper soffrire v’è necessità di imparare.

In queste parole ho voluto solo condividere ciò che dalla vita, con gran difficoltà, ho imparato, non vi è, appunto, alcun ardire a insegnare alcunché a nessuno, in quanto chi insegna, spesso, può non ‘sapere’ ciò che esprime, chi ‘condivide’, invece, esprime ciò che ha vissuto…

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Titolo Riflessione: L’insegnamento della solitudine.

È strano come si possa credere di voler tanto bene a una persona per poi accorgersi che tale sentimento provato era solo conseguenza di un’insofferenza verso la propria solitudine. Solitudine tanto odiata, ma che tanto, invece, è in grado di insegnare.

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Titolo Riflessione: La regola da non trasgredire…

È davvero deprimente comprendere come ci si possa essere sbagliati così tanto sul conto di una persona. Ecco il mio errore: ho voluto essere buono con chi non lo era. Ecco la mia colpa: ho volutamente trasgredito la mia regola che consiste nel trattare la gente come merita. Ecco la mia soluzione: non trasgredire più la mia regola.

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Titolo Riflessione: La delusione.

La speranza mal riposta è cosa vana e l’illusione mal concepita partorisce sempre amara delusione. Ho imparato ancora la lezione; come un alunno attento e curioso ho appreso l’equazione complessa della matematica delle cose. Non commetterò più l’errore…

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Titolo Riflessione: La stupidità.

Ci sono disabilità sottovalutate e per nulla riconosciute come tali… Fra tutte emerge con forza la stupidità…

Non ci sono esami ematochimici e/o strumentali per individuarla, né farmaci per curarla o arrestarne la sua progressione…

Non c’è una diagnosi specialistica che possa certificarla… Eppure esiste e non è certamente una ‘patologia’ classificabile come rara, tutt’altro…

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Titolo Riflessione: La malasanità.

Quanta imprudenza, imperizia, e negligenza esistono in campo sanitario; è incredibile come tutto ciò possa coesistere in un ambito così importante e vitale che dovrebbe, per definizione, tutelare e non danneggiare la salute delle persone.

Quanti casi di errore medico conosciuti e molto più sono quelli non conosciuti, per inconsapevolezza, nemmeno dagli stessi interessati…

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Titolo Riflessione: A volte si crede a ciò che si vuol credere sfuggendo la realtà delle cose.

Mi sono accorto che ciò che credevo amore era solo una mera e passeggera infatuazione, perciò nulla a che vedere con l’altura del così nobile sentimento.

A volte si crede semplicemente a ciò che si vuol credere sfuggendo, dunque, la realtà delle cose.

Ora se si imparasse a dare ascolto più spesso al raziocinio certi errori non avverrebbero, ma si sa che tra il dire e il fare… Vera lezione di vita sarebbe questa, ma come per il passato so già che non basterà, perché per chi predilige le emozioni, al raziocinio, gli ‘errori’ sono sempre dietro l’angolo…

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Titolo Riflessione: L’ignoranza…

Quasi tutti credono di essere questo o quest’altro e così non è; insomma quasi tutti, chi più chi meno, hanno una visione surreale del proprio essere. La realtà delle cose, che, per l’appunto, loro sfugge, rivela l’ignoranza, quella più profonda e pura.

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Titolo Riflessione: Trattare le persone come meritano.

Devo proprio dire che voler cercare una persona buona, davvero buona, è come cercare qualcosa che sai già non troverai mai.

Non c’è niente di meglio, di più conveniente e salutare, che trattare gli altri come meritano, senza il delirio e la mania di voler vedere quel che non c’è col solo intento di veder realizzato quel che si cerca…

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Titolo Riflessione: Ansia e depressione.

Ansia e depressione. Cosa sono? Cosa comportano? Come si curano?

Quanta gente ho conosciuto…, piena di sintomi e dolori vari, molto spesso, non incontra né vera diagnosi né vera cura. Chi è fortunato incontra prima o poi una giusta diagnosi, ma raramente una corretta cura.

Duole dirlo, ma sono tanti coloro che non sanno e non sapranno mai… Così, come in tutte le cose…

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Titolo Riflessione: La dipendenza dalla droghe.

Esiste una dipendenza, incredibilmente atroce e schiavizzante, quella dalle droghe. Traumi infantili di tipo affettivo, ambiente famigliare e sociale inidoneo a vari livelli, e perfino la ‘genetica ereditata’ con la conseguente chimica cerebrale da essa strutturatasi, sono i punti principali da considerare…

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Titolo Riflessione: Gli impedimenti all’intelligenza.

Ci vuole intelligenza per affrontare i problemi e le contese… Per questo è da preferire l’intelligenza sopra ogni cosa. Essa come luce nel buio è in grado di appianare quasi tutto, ma c’è una cosa anzi due che impediscono all’intelligenza di esprimersi fattivamente una è l’ignoranza l’altra è l’orgoglio.

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Titolo Riflessione: Gli effetti dei giudizi della gente che ‘ignora se stessa’…

Io per primo apprezzerei giudizi di un essere pensante come me che ‘mi penetri ove lui stesso è stato in grado di penetrarsi’, perché i giudizi su cose davvero ‘comprese’ possono, difatti, essere giudizi di verità e giustizia e, in quanto tali, possono cogliere e centrare il vero bersaglio da ‘colpire’.

Al contrario i giudizi di gente che’ ignora se stessa’ non possono essere giudizi di verità e di giustizia, in quanto fondati sull’ignoranza che produce pregiudizi, i quali sanno solo ‘colpire’ a vuoto e ‘colpire’ nel modo in cui le ‘rocce non tremano, ma si irrigidiscono ancor di più’.

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Titolo Riflessione: Le malattie psichiche.

Di tutte le malattie quelle psichiche sono tra le più devastanti e dolorose. Quasi chiunque ha pietà di chi ha una grave malattia fisica e trova comprensione e aiuto chi ne soffre…

Una sfera affettiva spesso lo avvolge, ma chi ha una malattia psichica non ha forza né energie mentali per superare il proprio stato; non trova mai riposo, in quanto non esistono antidolorifici dell’anima; non incontra quasi mai comprensione alcuna; una cappa oscura lo avvolge e i più fuggono via nel giudizio del pregiudizio…

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Titolo Riflessione: La complessa battaglia tra il raziocinio e le emozioni.

Arriva il tempo in cui l’inconscio, smentito ripetutamente dal raziocinio e dagli eventi, si arrende ed ecco che, in quel medesimo momento, arrivano la forza e il coraggio per fare quella scelta che razionalmente sapevamo, da tempo, essere quella giusta e da doversi attuare.

Non c’è battaglia più complessa di quella interiore fra il nostro raziocinio e le nostre emozioni.

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Titolo Riflessione: Il valore di un uomo…

Ogni uomo va misurato e pesato non su quel che è riuscito a ottenere, in quanto circostanze, anche ‘ereditate’, fanno una gran differenza, e si sa che ‘fortuna’ e ‘sfortuna’ giocano un ruolo rilevante. Per cui ogni uomo va pesato sulla bilancia delle capacità, e va misurato con il metro della tenacia e dell’impegno.

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Titolo Riflessione: Il nuovo ‘sistema’ mondiale…

Pare che il green pass (‘oggi’ motivato su ragioni sanitarie) sia una forma embrionale di un sistema di identità digitale universale che l’Agenda 2030 dell’ONU ha previsto doversi attuare entro il 2030, nonché l’anticamera di un futuro sistema di ‘credito sociale’.

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Titolo Riflessione: La responsabilità dei confusi, dei vili, e degli ignoranti ai tempi della Covid-19…

Le persone che sono rimaste davvero ‘lucide’ in un tempo di cotanta ‘assurdità’, certamente, non verranno ‘sottomesse’, ma i più, ovvero i confusi, i vili, e gli ‘ignoranti’ (nel senso che ‘ignorano’, per innata incapacità, quasi in ogni cosa, ciò che è…) vengono ‘guidate’ a rendersi complici di un simile abominio…

In un certo senso anche costoro, nel loro ‘silenzio’ o peggio nel loro ‘discriminare’ gli ‘innocenti eroi’ portatori di verità su libertà violate, hanno le loro colpe…

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Titolo Riflessione: L’inutile dispendio di ‘energie’…

La saggezza è in grado di prevedere e misurare l’inutile dispendio di ‘energie’, perciò lottare, o continuare a lottare, per un nulla, per non raggiungere alcunché, non ha senso. A volte, dunque, ma non sempre, è meglio arrendersi alla consapevolezza dell’evidenza…

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Titolo Riflessione: Gli esseri molto ‘piccoli’…

Se, dico se, i più, al di là delle proprie ‘credenze’ e ‘convinzioni’, riuscissero a violare i propri limiti, conseguenti al ‘vincolo’ non violato, potrebbero risalire alla fonte delle loro ‘opinioni’ e ‘scelte’ con l’acquisita consapevolezza che lo libero pensiero, quand’è veramente libero e scevro da condizionamenti di sorta, giammai si riduce al mero discriminare l’altrui, diversificato, pensiero…

Chi è davvero libero riconosce e difende, per ovvi motivi, l’altrui libertà; chi è schiavo, come conseguenza dell’assenza di ciò che non ha, la disprezza e la discrimina…

Chi discrimina le, legittime, scelte altrui è sempre, dico sempre, un essere molto ‘piccolo’, il quale, a suo tempo, fu, ahimè, semplicemente, vittima dello crudele ‘fato’…

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Titolo Riflessione: L’inganno secolare…

Credere ancora, nell’era moderna, che la secolare Chiesa Cattolica Romana sia, fedelmente, portatrice del messaggio evangelico contenuto nelle Sacre Scritture è frutto di mera ingenuità e ignoranza dei più, difatti se si considera l’evidenza di come qualsiasi ‘organizzazione’ mondiale non sia mai, minimamente, potuta essere immune da influenze sociali, politiche, culturali ed economiche, si pensi, allora, a quanto il Vaticano, nei lunghissimi secoli bui della propria storia, possa aver, in tal senso, subito e, conseguentemente, operato.

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Titolo Riflessione: L’incarnazione della blasfemia…

La Chiesa Cattolica Romana, la quale dell’evangelo si fa autorevolmente e universalmente portavoce, è, tra tutte le denominazioni religiose ‘cosiddette’ cristiane, la più blasfema, in quanto proprio al contenuto, secondo le Sacre Scritture, dell’evangelo, nella più totale e profonda ipocrisia, nonché menzogna e ignoranza, opera una, storicamente potenziata, immane violenza, al punto che si può affermare, con assoluta certezza, che, ove l’Iddio cristiano, nelle Sacre Scritture rivelato, esista, la Chiesa Cattolica Romana rappresenta, per via delle sue dottrine e dei suoi dogmi di fede menzogneri, la più strutturata, manifesta, e profonda blasfemia di ogni tempo.

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Titolo Riflessione: Chi analizzare’: gli istigati’ o gli istigatori’?

Per chi ha vero senno non gli sarà difficile comprendere come la ‘rabbia’ manifestata, nelle varie ‘piazze’ d’Italia, dal popolo, genericamente, denominato no vax e no green pass, nella maggior parte dei casi, sia solo una mera e diretta conseguenza della ‘violenza’ e della discriminazione, da loro, continuamente, subita da parte delle istituzioni, nonché da parte di alcuni sconsiderati ‘personaggi’ accaniti pro vax.

Per cui, al contrario di quanto, ai più, possa sembrare, non è il comportamento dei primi che sarebbe meritevole di un’approfondita analisi, ma quello degli ‘istigatori’…

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Titolo Riflessione: Dittatura e moderno Totalitarismo

La Russia di Putin? Uno Stato in cui vige una palese dittatura. Stati Uniti d’America e Europa? Unione di Stati accomunati da una sempre più crescente ideologia verso un nuovo, e più complesso, tipo di totalitarismo.

Il primo si palesa, e da sempre, per quel che è, i secondi, invece, nella complessità e gradualità che il totalitarismo comporta, vanno ancora ‘crescendo’ verso il ciclo completo della futura ‘identità’ da assumere…

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Titolo Riflessione: Il dovere del medico e il dovere del paziente.

Il medico ha il dovere di essere sempre diligente nel suo nobile lavoro, ma il paziente ha il dovere, nonché il diritto, di essere altrettanto diligente in ciò che riguarda la propria salute, informandosi con ‘accuratezza’, e dovendo ricevere, per legge, un corretto e completo consenso informato da parte di chi lo cura.

Abbiate la premura per voi stessi di saper porre, al vostro medico competente, le giuste domande e con le giuste modalità, per poter ricevere le giuste risposte ‘a tempo’.

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Titolo Riflessione: I ‘buoni’ e i ‘cattivi’ di fronte agli eventi avversi…

A seguito del fatto che il contenuto del mio aforisma, dal titolo: I buoni e i cattivi: “I ‘buoni’, agli eventi avversi, al contrario dei ‘cattivi’ (i quali sono avvezzi a contrattaccare), soccombono con una certa, relativa, facilità…”, è stato, da alcuni, non ben compreso, e non volendo, assolutamente, dare ‘respiro’ a ciò che non è, segue, letteralmente, perché ritenuta esaustiva, una mia risposta data a un commento in altra sede pubblicato.

Nel mio aforisma non a caso avevo virgolettato i due soggetti, ovvero i ‘buoni’ e i ‘cattivi’, proprio a voler sottolineare, o specificare, che tali termini non andavano intesi ‘letteralmente’, ma unicamente in relazione a ciò che poi, sempre nel testo, segue…

Gli ‘eventi avversi’ rappresentano le cose spiacevoli, di qualsivoglia tipologia (specie quelle di una certa gravità e difficoltà), che nella vita di ognuno, prima o poi, capitano, mentre “soccombono con una certa, relativa, facilità” sta a indicare la poca ‘capacità’…, dettata dal non essere, i citati ‘buoni’ (o ‘troppo’ buoni…), per loro essenza e natura, molto “avvezzi” a combattere… o a “contrattaccare”

Ciò detto, è evidente, che io non apprezzi minimamente i predetti ‘cattivi’ se non, unicamente, per la loro -quasi innata- capacità -affinata dallo loro esperienza seppur oltremodo biasimevole- di saper ‘operare’, a tempo, una tempestiva ‘resistenza’ e/o un adeguato ‘contrattacco’…
Per concludere, ho visto molti ‘buoni’ (o ‘troppo’ buoni…) arrendersi (o non essere in grado di saper ‘resistere’ e/o ‘contrattaccare’), con una certa facilità, ad ‘eventi avversi’ anche solo relativamente gravi e/o difficoltosi, e la morale del quanto è, appunto, che la bontà, cosa assai nobile e da perseguire -nella sua essenza- sempre e a tutti i costi, non deve, tuttavia, mai inficiare, in sé, la ‘forza ostile’ che ognuno dovrebbe avere (e puntualmente operare) verso gli eventi negativi della vita.

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Titolo Riflessione: Cos’è l’amore?

“L’amore è uno, ma tante sono però le convinzioni mentali di ognuno”. Per cui cos’è l’amore?

Esso, intendendosi quello in una coppia, è frutto di un ‘abbraccio’, o di un ‘incontro’, emozionale di tipo ‘inconscio’ e che assume valore, vero valore, solo ove si ‘stabilizzi’ nella forma più ‘stabile’ e razionale del ‘BENE’.

È un sentimento molto soggettivo ed estremamente legato ai valori e ai principi del/dei soggetto/i innamorato/i, oltre che ‘condizionato’, soprattutto ‘inizialmente’…

“Non c’è magia più grande nell’amore di quella di unire in simbiosi due persone estranee l’una all’altra, ma anche l’amore ha dei limiti di modo e di tempo…”, e sono questi ‘limiti’, nei tempi moderni, e per varie ragioni, ancor più presenti, a rendere ancor più difficile “lo vivere tutta l’altezza, tutta la larghezza e tutta la profondità di cotanto nobile sentimento”.

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Titolo Riflessione: Potenziare’ la ‘ragione’ contro le emozioni ‘sfavorevoli’…

A mia modesta opinione, in determinate circostanze, bisogna agire più profondamente sulla propria ‘specifica’ consapevolezza del ‘quanto’, tentando -costantemente- (con tutti i ‘mezzi’ disponibili…) di darle quel ‘dominio’ su una realtà dalle ‘sfavorevoli’ emozioni ‘distorta’…

Ciò, se non altro, potrà produrre quell’accelerazione verso lo ‘spegnimento’ delle predette emozioni a favore della razionalità, la quale, se lucidamente espressa, sa sempre cosa è giusto per noi…

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Titolo Riflessione: Prevenzione non solo ‘primaria’, ma, ove ‘necessario’, anche solo ‘alternativa’…

‘Prevenzione’ non vuol dire solo eliminare (o diminuire) ciò che nuoce (certo questo tipo di primaria prevenzione è da preferirsi sempre), in quanto quando ciò non sia possibile (per i più svariati motivi) la prevenzione pur sempre vi è da farsi e deve precisamente consistere nell’obbiettivo di controbilanciare gli effetti negativi dello stato di tossicità (derivante da ciò che eventualmente di tossico si assume) con quelli positivi rappresentati da ciò che in noi è deputato a neutralizzare quelli negativi.

Potenziare quest’ultimo (il nostro organismo), in questi casi, dev’essere cosa tassativa.

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Titolo Riflessione: Prevenzione efficiente: praticare, con costanza, attività motoria…

Praticare, con regolarità, attività motoria è tra i rimedi più efficaci per la prevenzione di molte malattie, anche di quelle oncologiche.

Praticare, con costanza, attività motorie aiuta non solo a meglio ossigenare tutti i tessuti e ad avere un apparato cardio-circolatorio più allenato e sano, ma tra i tanti altri benefici, sia sull’umore sia sulle capacità cognitive che neuro-muscolari e scheletriche, vi sono anche quelle in seno all’aumento del processo di detossificazione cellulare da tossine, essendo in grado (l’attività motoria costante) di indurre anche un ivi efficiente livello metabolico, la cui alterazione è causa di molti mali tra cui il cancro.

Chi scrive crede fermamente che tra i rimedi preventivi quello molto efficace, unitamente alla dieta sana ed equilibrata, al limitare, il più possibilelo stress cronico di qualsivoglia natura, e all’eliminazione di ogni fonte di inquinamento e di assunzione di sostanze nocive, in primis ci sia il praticare una costante attività motoria, breve, ma moderatamente intensa, in quanto è in grado di indurre e/o mantenere una efficienza metabolica e una efficiente detossificazione nelle strutture dell’organismo sia a livello macroscopico (ovvero di organi e apparati) sia a livello microscopico (ovvero cellulare).

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Titolo Riflessione: La consapevolezza e la conoscenza delle cose…

Amo tutto ciò che riguarda la consapevolezza, in quanto essa “…è faro e luce interiore che apre la via verso la conoscenza di ciò che si è e che si vuole…”, essendo in grado, finanche, di vincere “le emozioni sfavorevoli nella luce di ciò che si è imparato a comprendere e a conoscere…”, potendo portare, dunque, alla vera conoscenza delle cose, la quale, quando “…è vera e sovrabbondante, rende liberi e chi è davvero libero è libero innanzitutto da se stesso e dai propri limiti…”, e della vera libertà “…non ci si deve mai saziare”.

Del resto “chi nulla sa di sé nulla può davvero comprendere e conoscere di ciò che è nell’altrui interiorità…”, potendo affermarsi che “vivere una vita senza ricerca della conoscenza del sé è un non vivere”.

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Titolo Riflessione: Chi ha creato tutto? – Esiste Dio? – Perché la vita, la sofferenza e la morte? – Cosa c’è dopo la morte?

Quel che da una vita cerco di sapere e comprendere è esattamente questo:
“Chi, o ‘cosa’, ha creato tutto?”; “Perché la vita, la sofferenza e la morte?”; “Cosa c’è dopo la morte?”.

Ovviamente non potrei e/o non saprei (come nessuno del resto) dare una risposta certa, in quanto per noi ‘piccoli’ umani nulla, in tal senso, può essere ‘davvero’ certo e/o certificabile.

I ‘concetti’ della scienza hanno dei limiti oggettivi ove si spingano a ‘teorizzare’ ciò che non può essere ‘riprodotto’ e la ‘creazione’, appunto, non può, minimamente, esserlo…

Così la ‘fede’, nella sua concezione più profonda, non può ‘tradurre’ e/o ‘riprodurre’ ciò di cui si fa portatrice.

Tuttavia, come per ogni cosa buona, giusta, e davvero veritiera, la ‘logica’, quella ‘sostanziale’ e immune da parzialità di sorta, ‘denuncia’ apertamente che ogni cosa deve avere avuto un inizio e che l’inizio di tutte le cose deve essere stato ‘creato’.

Per cui, oltre la scienza e oltre finanche la fede, è la stessa logica ‘sostanziale’ ad indicare una ‘via’ verso quel che pare essere l’unica ‘verità’ (tutta da ‘scoprire’ e ‘investigare’…).

Sono, dunque, giunto alla conclusione, dopo anni e anni di attente riflessioni e dopo aver investigato ogni cosa a me possibile, che né la scienza né le ‘religioni’ (intrise come sono, tutte, anche di fallaci -storicamente strutturatisi- preconcetti umani) possano essere, ‘profondamente’, portatrici di quell’unica ‘sostanziale’ verità ‘vera’, senza la quale alcun’altra verità ‘minore’ può essere ‘compiutamente’ acquisita.

Per cui ho raggiunto il convincimento che se un creatore vi sia (come pare logico credere) l’unico possibile è il Dio e Padre del Cristo rivelato nelle Sacre Scritture, verso cui, per l’appunto, tutte le religioni, in particolare alcune, abituato com’è l’uomo a ‘sporcare’ ogni cosa, commettono, e da sempre, ogni genere di falsa rappresentazione…

Ben fa chi, dunque, crede nel Cristo, in quanto pare essere, secondo le ‘leggi’ della predetta logica ‘sostanziale’, l’unica possibile ‘verità’, e ben fa anche chi, nel ‘credere’, si ‘sforza’ di attenersi, ‘unicamente’, alle Sacre Scritture, le quali, per loro stessa definizione, dovrebbero essere sempre ritenute, nel loro contenuto essenziale, la ‘pietra di paragone’ e soprattutto contro le già denunciate false rappresentazioni, in generale, delle religioni.

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Raccolta di alcuni Aforismi, di Stefano Ligorio, su: amore, intelligenza, ignoranza, sofferenza, libertà, emozioni, conoscenza, delusione, ipocrisia, felicità, solitudine, destino…

Raccolta di alcune Poesie, di Stefano Ligorio, su: amore, destino, fiducia, intelligenza, morte, pace, male, dolcezza, sentimento, viltà, tradimento, innamorarsi, dimenticare, illusione, speranza, giustizia, salvare, bellezza…

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N.B. Stefano Ligorio è anche autore di alcuni libri di Aforismi, Riflessioni e Poesie: ‘Aforismi e Riflessioni’‘AFORISMI (raccolta) di Stefano Ligorio’‘POESIE (raccolta) di Stefano Ligorio’‘RIFLESSIONI (raccolta) di Stefano Ligorio’.

N.B. Stefano Ligorio, in ambito di tematiche legali, è anche autore di un libro dal titolo: ‘IL RISARCIMENTO NEL PROCESSO CIVILE -errori da evitare, e rimedi esperibili- (Guida Pratica alla luce del Codice Civile, del Codice di Procedura Civile, e della Giurisprudenza in materia)’.

N.B. Stefano Ligorio, in ambito di tematiche mediche, è anche autore di un libro dal titolo: ‘La Strana Malattia (Come prevenire, diagnosticare e curare l’ansia e la depressione)’, ma anche di: ‘Il Cancro – Vademecum- (Guida Pratica alla Prevenzione e alla Cura del Tumore Maligno)’.

Stefano Ligorio