Riflessioni – Certificato verde vaccinale (green pass) europeo già, dal 2018, nei progetti dell’Unione Europea.

Certificato verde vaccinale (green pass) europeo già, dal 2018, nei progetti dell’Unione Europea.

Certificato verde vaccinale (green pass) europeo già, dal 2018, nei progetti dell'Unione Europea. Stefano Ligorio.
Certificato verde vaccinale (green pass) europeo già, dal 2018, nei progetti dell’Unione Europea.

Non molti sapranno che un certificato verde vaccinale (green pass) europeo era nei progetti dell’Unione Europea già dal 2018; in tal senso, la pandemia di Sars-CoV-2 ne ha solo (seppur, ad oggi, istituito solo come certificazione della vaccinazione anti Covid-19) anticipato e accelerato i tempi di attuazione.

Si riportano, testualmente, parti del contenuto (che di questo argomentano) della Proposta di Raccomandazione del Consiglio relativa al rafforzamento della cooperazione nella lotta contro le malattie prevenibili da vaccino‘ (per visionare il documento basta cliccare sopra la frase evidenziata), del 26-04-2018, della Commissione Europea:

“…I pregiudizi riguardo alla vaccinazione hanno allontanato l’attenzione pubblica dai benefici della vaccinazione, dirigendola verso una sfiducia nella scienza e la paura di possibili effetti collaterali. Tale aumento della reticenza si spiega con una serie di fattori: mancanza di informazioni affidabili e, in alcuni casi, sfiducia nei confronti di chi fornisce le informazioni disponibili, minore accettazione degli eventuali rischi potenziali associati a vaccini somministrati a persone sane (in particolare i bambini), mancanza di comprensione dei benefici della vaccinazione per l’individuo rispetto a quelli per la comunità e controversie sui mezzi di comunicazione in merito alla sicurezza dei vaccini, alimentate dalla disinformazione…Anche la rapida diffusione della disinformazione attraverso i mezzi di comunicazione online e gli oppositori dei vaccini in pubblico ha alimentato i pregiudizi…La raccomandazione prevede la possibilità di costituire un sistema europeo di condivisione di informazioni sui vaccini, con l’obiettivo di sviluppare orientamenti relativi a un calendario vaccinale comune a livello di UE, una tessera delle vaccinazioni a livello di UE e un portale web con informazioni aggiornate e affidabili in merito ai benefici e alla sicurezza delle vaccinazioni. Prevedere possibili opzioni per lo sviluppo di una tessera delle vaccinazioni comune a livello di UE garantirebbe la continuità dell’immunizzazione quando i cittadini, in particolare i bambini, si trasferiscono da uno Stato membro a un altro…Le problematiche fondamentali comprendono: documentazione sulle vaccinazioni solo nella lingua nazionale, difficoltà di ricordare se le vaccinazioni sono state praticate e in quali dosi, mancanza di riconoscimento e impossibilità di continuare una serie di vaccinazioni già iniziata nel paese di origine…Una tessera comune a livello di UEpotrebbeagevolare lo spostamento dei cittadini…Nella consultazione…condotta nel 2009 dalla Commissione, l’87% dei partecipanti si è espresso a favore di una tessera delle vaccinazioni comune a livello di UE…l’intenzione della Commissione di condurre una serie di attività, tra cui la presentazione di opzioni per una tessera delle vaccinazioni comune a livello di UE, con informazioni standardizzate in merito all’anamnesi vaccinale…IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea, in particolare l’articolo 168, paragrafo 6, vista la proposta della Commissione europea, considerando quanto segue…ACCOGLIE CON FAVORE L’INTENZIONE DELLA COMMISSIONE DI ADOTTARE LE SEGUENTI AZIONI, IN STRETTA COOPERAZIONE CON GLI STATI MEMBRI…10. perseguire la creazione di un sistema europeo di condivisione delle informazioni sulla vaccinazione (EVIS), coordinato dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC), al fine di: a-. insieme alle autorità sanitarie pubbliche nazionali, i-. esaminare le possibilità di definire, entro il 2020, orientamenti per un calendario vaccinale di base a livello di UE, al fine di agevolare la compatibilità dei programmi nazionali e promuovere l’equità nella tutela della salute dei cittadini dell’Unione, garantendo così un’ampia adesione al programma di vaccinazione di base e la diffusione di una tessera delle vaccinazioni comune… c-. monitorare la disinformazione online sui vaccini e sviluppare strumenti di informazione e orientamenti basati su dati concreti, per aiutare gli Stati membri a contrastare l’esitazione vaccinale, in accordo con la comunicazione della Commissione relativa al contrasto della disinformazione online…ACCOGLIE CON FAVORE L’INTENZIONE DELLA COMMISSIONE: 17. di esaminare le questioni relative all’insufficiente copertura vaccinale causata dalla circolazione transfrontaliera di persone all’interno dell’UE e analizzare le opzioni per affrontarle, anche mettendo a punto una tessera/un passaporto delle vaccinazioni comune per i cittadini dell’UE, compatibile con i sistemi informativi elettronici sulla vaccinazione e il cui uso sia riconosciuto a livello transfrontaliero…”.

Secondo la Commissione Europea, dunque, questo passaporto vaccinale doveva servire, già dall’ivi presentata raccomandazione del 2018 (in assenza, appunto, dell’odierna pandemia di Sars-CoV-2), a facilitare e a rendere uniforme e sicura la libera circolazione dei cittadini tra gli Stati membri dell’UE.

Documentata la volontà in seno all’UE di attuare, già dal 2018 (molto prima, dunque, che nascesse l’odierna pandemia da Sars-CoV-2), un passaporto europeo delle vaccinazioni (la cui utilità, ovvero delle vaccinazioni ‘tradizionali’, non è oggetto, nel presente articolo, di discussione) per tutti i cittadini europei (con il contestuale contrasto verso l’esitazione vaccinale e la cosiddetta disinformazione in merito alla vaccinazione) pare logico pensare che l’odierno green pass dell’UE, ove la pandemia da Sars-CoV-2, ‘un giorno’, terminasse, non solo non verrebbe abolito, ma potrebbe essere financheintegrato‘…

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*N.B. Per altri articoli, di Stefano Ligorio, sul tema Covid-19, Vaccinazione anti Covid-19, e Green Pass, clicca qui.

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N.B. Stefano Ligorio, in ambito di tematiche mediche, è anche autore di un libro dal titolo: ‘La Strana Malattia (Come prevenire, diagnosticare e curare l’ansia e la depressione)’, ma anche di: ‘Il Cancro – Vademecum- (Guida Pratica alla Prevenzione e alla Cura del Tumore Maligno)’.

N.B. Stefano Ligorio, in ambito di tematiche legali, è anche autore di un libro dal titolo: ‘IL RISARCIMENTO NEL PROCESSO CIVILE -errori da evitare, e rimedi esperibili- (Guida Pratica alla luce del Codice Civile, del Codice di Procedura Civile, e della Giurisprudenza in materia)’.

Stefano Ligorio