Riflessioni – Il Regno di Dio sulla Terra o ‘Millennio’.

Il Regno di Dio sulla Terra o ‘Millennio’.

Fede - Il Regno di Dio sulla Terra o 'Millennio'.
Il Regno di Dio sulla Terra o ‘Millennio’.

*Articolo tratto dal contenuto di miei vecchi scritti (ovvero di oltre vent’anni fa) qui, semplicemente, ricopiato nella parte di interesse.

N.B. I passi biblici riportati nel seguente studio (nel caso non sia indicato diversamente) sono presi dalla traduzione biblica Nuova Riveduta (società biblica di Ginevra). La parola con carattere maiuscoletto: ‘SIGNORE’, nella traduzione biblica Nuova Riveduta, viene usata per indicare il termine ebraico: ‘Yahweh’ (nome di Dio); la parola con carattere normale: ‘Signore’ è, invece, la traduzione letterale del termine ebraico: ‘Adhonai’. Laddove ricorre ‘Adhonai Yahweh’ è riportato (sempre nella versione Nuova Riveduta) con l’espressione ‘il Signore, DIO’ (per evitare la ripetizione).

Apocalisse 20:1-15: il Regno di Dio sulla terra o ‘Millennio’.

Poi vidi scendere dal cielo un angelo con la chiave dell’abisso e una grande catena in mano. Egli afferrò il dragone, il serpente antico, cioè il diavolo, Satana, lo legò per mille anni, e lo gettò nell’abisso che chiuse e sigillò sopra di lui perché non seducesse più le nazioni finché fossero compiuti i mille anni; dopo i quali dovrà essere sciolto per un po’ di tempo. Poi vidi dei troni. A quelli che vi si misero seduti fu dato di giudicare. E vidi le anime di quelli che erano stati decapitati per la testimonianza di Gesù e per la parola di Dio, e di quelli che non avevano adorato la bestia né la sua immagine e non avevano ricevuto il suo marchio sulla loro fronte e sulla loro mano. Essi tornarono in vita e regnarono con Cristo per mille anni. Gli altri morti non tornarono in vita prima che i mille anni fossero trascorsi. Questa è la prima risurrezione. Beato e santo è colui che partecipa alla prima risurrezione. Su di loro non ha potere la morte seconda, ma saranno sacerdoti di Dio e di Cristo e regneranno con lui quei mille anni. Quando i mille anni saranno trascorsi, Satana sarà sciolto dalla sua prigione e uscirà per sedurre le nazioni che sono ai quattro angoli della terra, Gog e Magog, per radunarle alla battaglia: il loro numero è come la sabbia del mare. E salirono sulla superficie della terra e assediarono il campo dei santi e la città diletta; ma un fuoco dal cielo discese e le divorò. E il diavolo che le aveva sedotte fu gettato nello stagno di fuoco e di zolfo, dove sono anche la bestia e il falso profeta; e saranno tormentati giorno e notte, nei secoli dei secoli. Poi vidi un grande trono bianco e colui che vi sedeva sopra. La terra e il cielo fuggirono dalla sua presenza e non ci fu più posto per loro. E vidi i morti, grandi e piccoli, in piedi davanti al trono. I libri furono aperti, e fu aperto anche un altro libro che è il libro della vita; e i morti furono giudicati dalle cose scritte nei libri, secondo le loro opere. Il mare restituì i morti che erano in esso; la morte e l’Ades restituirono i loro morti; ed essi furono giudicati, ciascuno secondo le sue opere. Poi la morte e l’Ades furono gettati nello stagno di fuoco. Questa è la morte seconda, cioè lo stagno di fuoco. E se qualcuno non fu trovato scritto nel libro della vita, fu gettato nello stagno di fuoco”.

Al punto 676 del Catechismo della Chiesa Cattolica, riguardo al Millennio, si legge: “Questa impostura anti-cristica si delinea già nel mondo ogniqualvolta si pretende di realizzare nella storia la speranza messianica che non può essere portata a compimento se non al di là di essa, attraverso il giudizio escatologico; anche sotto la forma mitigata, la Chiesa ha rigettato questa falsificazione del regno futuro sotto il nome di millenarismo, soprattutto sotto la forma politica di un messianismo secolarizzato <intrinsecamente perverso>”.

Le prime forti opposizioni dirette contro la dottrina biblica del Millennio, o Regno di Dio sulla terra, arrivano nel IV secolo con personaggi come Costantino e nel V secolo con Agostino. La tesi di quest’ultimo era che il Regno di Dio sulla terra (il Millennio), così tanto profetizzato, sia nell’A.T. che nel N.T., era iniziato con l’inizio della vita della Chiesa sulla terra (nel passo dell’Apocalisse 20:1-7 viene ripetuta sei volte la cifra mille anni, mentre la Chiesa vive sulla terra già da duemila anni). La tesi di Agostino divenne in seguito la tesi ufficiale della Chiesa Romana che condannò la dottrina biblica del Regno di Dio sulla terra, ovvero il Millennio, e come eretici chiunque la professasse. Tale tesi, invece, contraddice in pieno quanto la Scrittura dice riguardo al compimento del Regno di Dio sulla terra.

Il discorso diviene più chiaro se oltre a leggere Ap. 20:1-15 si interpellano anche i vari passi di Isaia e di tanti altri ancora che parlano in modo chiaro di tale dottrina.

Nel Millennio, secondo le Sacre Scritture, le anime credenti di ogni tempo, resuscitate, non andranno incontro alla ‘morte seconda’ (leggere: Ap. 20:6,14), (ovvero i resuscitati non potranno più peccare e morire e tanto meno essere condannati, perché questi saranno rivestiti di un corpo glorificato ed incorruttibile) così pure i vivi rapiti (questo avverrà al ritorno del Signore Gesù, circostanza, questa, durante la quale resusciteranno anche i santi defunti di ogni tempo): Ap. 20:1-6. Tutti questi saranno i santi della Chiesa, la sposa di Cristo che regnerà sulla terra assieme a Cristo.

A vivere nel Regno di Dio saranno i sopravvissuti ai giudizi divini che verranno ritenuti degni di farvi parte per aver deciso di lottare contro il regime dell’Anticristo. Al riguardo possiamo dire che gli altri sopravvissuti non trovati degni, scampati fortunosamente ai giudizi di Dio, verranno giudicati da Cristo e la sua Chiesa (Ap. 20:4; 1 Corinzi 6:2-3) e privati del glorioso Regno di Dio sulla terra. Avverrà, quindi, che la zizzania sarà finalmente separata dal buon seme nel campo che è il mondo nel quale viviamo: Matt. 13:24-30; c. 13:36-43; il Signore separerà le pecore dai capri: Matt. 25:31-34,41,46.

I salvati, sia i resuscitati sia i rapiti, avranno un corpo incorruttibile e glorioso e regneranno e giudicheranno con Cristo per mille anni. Sulla terra intanto Israele avrà finalmente quel ruolo di luce e gloria tanto profetizzato dalle Sacre Scritture.

I credenti resuscitati non torneranno sulla terra in modo ‘strettamente materiale’ a subire la tentazione con i sudditi del Regno alla fine dei mille anni. D’altra parte, il Signore afferma che i resuscitati non sposano e non sono sposati, e non possono più morire, giacché sono simili agli angeli e sono figliuoli di Dio essendo figliuoli della resurrezione (Luca 20:35-36); fin da ora gli angeli, la cui dimora è nel cielo, esercitano un ministero esteso a tutta la terra.

Se i credenti diventeranno simili a loro, si può ben comprendere come in una certa misura, dal seno della gloria, avranno la capacità e la possibilità di partecipare al Regno glorioso sulla terra. Probabilmente i resuscitati (martiri della tribolazione compresi) e i credenti sopravvissuti rapiti (trasformati nel corpo) al ritorno del Signore Gesù, che regneranno con Cristo, non saranno sempre visibili sulla terra, ma seguiranno il Cristo in un apparire e sparire secondo i momenti e le circostanze.

I sudditi del Regno che vivranno sulla terra, in qualche modo, avranno delle specifiche differenze dall’uomo di oggi; subiranno in una certa misura dei cambiamenti fisico-strutturali che porteranno loro a possedere la longevità. La legge dell’odierna natura sarà diversa per certi aspetti da quella di oggi, perché vediamo che, tra i cambiamenti che ci saranno, gli animali anche quelli più feroci saranno amici degli uomini e si ciberanno solo di vegetazione: Isaia 2:4; c.11:3-10; c. 65:25; Salmo 72:3-8; ecc..

Dagli uomini e dalle donne sopravvissute nasceranno altri uomini e donne e vivranno sulla terra piena di pace governata dalla giustizia: Isaia 65:20-25.

Se gli animali è certo che non saranno più carnivori, non si può dire lo stesso dei sudditi del Regno, che probabilmente in questo senso manterranno la natura dell’uomo di oggi: Zaccaria 14:20-21. Gli animali che vediamo nel Regno Millenario non comprendono animali morti resuscitati, essi non hanno un’anima immortale (ma solo un’anima terrena che vive soltanto finché è in vita il corpo) e di conseguenza non resuscitano. Questi, che vediamo nel Millennio, sono gli animali sopravvissuti sulla terra e che chiaramente si riprodurranno. Per mezzo della potenza di Dio perderanno la loro natura aggressiva, carnivora (per le specie che lo sono), e quant’altro.

La Scrittura dice che i risorti regneranno con Cristo mille anni; è chiaro, dunque, che per regnare vi debbano essere dei sudditi da poter governare. Questi saranno alcuni dei sopravvissuti al giudizio di Dio e le nuove generazioni procreate da essi; saranno loro ad essere governati da Cristo e dai resuscitati di ogni tempo ed, inoltre, saranno alcuni di essi (probabilmente solo tra le generazioni procreate) che, ahimè, durante il Regno Millenario potranno dare luogo a casi sporadici di peccato (Isaia 65:20-25) anche se Satana sarà stato legato; oltre a questi peccati potrà esserci, in alcuni casi, il peccato contro lo Spirito Santo (Matteo 12:31-32).

Quando Satana verrà slegato, verso la fine del Millennio, il peccato e il male torneranno in modo più significativo e visibile sulla terra, ed influenzeranno molti dei viventi (Ap. 20:7-9); saranno molti ad essere influenzati dalla potenza di Satana e del peccato, ma Dio questa volta metterà in poco tempo fine per sempre a ciò. A questo punto verrà il giudizio finale e la resurrezione di tutti i morti. E tutti coloro che non saranno trovati scritti nel libro della vita saranno gettati nello stagno di fuoco eterno: Ap. 20:11-15.

Nello stesso tempo, assieme alla resurrezione generale degli empi, vi sarà anche un ‘esiguo’ numero di risorti credenti; questi ultimi saranno anime di uomini vissuti nel Millennio, morti per cause naturali e o uccisi da empi, soprattutto alla fine di tale periodo. Questi uomini viventi sulla terra durante il Regno di Dio (Millennio) non sono i risorti, i quali non possono più morire (i risorti governeranno sulla terra), ma uomini e donne, tra i sopravvissuti nel giorno del giudizio di Cristo prima del Millennio, che saranno ritenuti degni di vivere sulla terra (che genereranno figli e figlie) e che potranno incorrere nella morte fisica, anche se per via naturale sarà alquanto difficile. I loro corpi seppure naturali, non immortali e non incorruttibili, saranno comunque abbastanza diversi da quelli dell’uomo di oggi, ma solo sotto l’aspetto della fisicità, ovvero nei confronti della malattia e della morte. Tali corpi saranno notevolmente più resistenti e forti; la vita di ogni individuo sulla terra, se non peccherà contro il Signore, non si spegnerà facilmente per via naturale durante il Millennio; ciò sarà alquanto raro perché l’uomo sarà molto longevo.

Poco prima del giudizio finale, alla fine del Millennio, i corpi dei credenti viventi sulla terra, durante il Millennio, che non saranno morti (non si parla dei governanti) avranno la trasformazione dei loro corpi in corpi incorruttibili, gloriosi e immortali e tutti i santi di ogni tempo e quelli del Millennio appunto (quelli viventi sulla terra durante il Regno di Dio) vivranno su una nuova terra, e ci sarà anche un nuovo cielo e il mare non ci sarà più. I primi, ovvero la terra e il cielo, che conosciamo oggi, secondo le Sacre Scritture scompariranno: Ap. 21:1.

La Scrittura non poteva contenere tutti i particolari degli avvenimenti, ma ciò si evince dal senso generale dei fatti riguardo la resurrezione.

Come abbiamo già detto, riguardo al passo di Ap. 20:4-6, non è implicito che i giudici e i regnanti (v. 4), nonché Gesù saranno sempre visibili agli uomini del Regno di Dio sulla terra.

Solo dopo il giudizio finale ci sarà “il nuovo cielo e la nuova terra” (Ap. 21), e la nuova Gerusalemme scenderà dal cielo e tutti i credenti di tutte le epoche vi vivranno per l’eternità dimorando con Dio.

Ad ogni modo, qui si stanno mettendo solo in luce i particolari più salienti del Regno Millenario, per saperne di più è utile studiare direttamente l’argomento più dettagliatamente usando le Sacre Scritture. Leggere ad esempio per intero i capitoli 20 e 21 dell’Apocalisse, i vari passi di Isaia citati e di tanti altri profeti dell’A.T. e scrittori ispirati del N.T..

Quando Dio metterà definitivamente fine all’opera di Satana, quest’ultimo verrà spedito nello stagno di fuoco eterno assieme ai suoi seguaci angelici e alle anime peccatrici indisposte verso Dio: Ap. 20:7-15, Ap. 21:8.

In qualche modo il Regno dei mille anni sarà un riordinamento del vecchio disegno di Dio riguardo alla residenza dell’uomo nel giardino dell’Eden sulla terra, che Satana astutamente rovinò. Il Regno dei mille anni sarà come un ritorno all’Eden, ma per certi aspetti sarà diverso anche perché, mentre Satana in quel luogo poté intervenire nella vita di Adamo ed Eva, nel Regno avvenire egli sarà impossibilitato a farlo, perché legato per mille anni, e anche se, alla fine di tale periodo, verrà slegato ciò durerà solo per un brevissimo tempo.

Dio alla fine porterà i suoi nella sua eternità di pace, amore e giustizia, dopo aver giudicato Satana e i suoi angeli e le anime degli increduli.

Gesù, quando resuscitò, poteva apparire e sparire davanti agli occhi dei discepoli e nello stesso tempo Egli poteva mangiare e bere con loro. Siccome, dunque, Gesù è la primizia di quelli che dormono, anche i morti in Cristo che risorgeranno avranno un corpo simile al suo; potranno apparire e scomparire a loro piacimento, quando governeranno sulla terra, proprio come faceva Gesù dopo la sua resurrezione e per i quaranta giorni che apparve ai suoi discepoli.

L’anima non ha sesso, è asessuale, non è né di sesso femminile né di sesso maschile, così il corpo della resurrezione sarà asessuale. Esso sarà simile al nostro corpo di oggi ma nello stesso tempo differente per moltissimi aspetti. Coloro che risorgono sono come gli angeli nei cieli, non si sposano e non hanno rapporti sessuali, essendo tutti ‘simili’ e senza sesso: Matt. 22:30.

A quelli che credono che la dottrina del Regno Millenario di Dio sulla terra sia senza fondamento e che la resurrezione di cui parla Ap. 20:4-6 sia da intendersi come risurrezione spirituale o rigenerazione interiore, dovuta alla conversione a Cristo, si risponde brevemente:

1) centinaia di passi profetici antico-testamentari parlano di un Regno di Dio sulla terra, senza contare quelli del N.T.;

2) se dal verso 11 al verso 15, riguardo al giudizio finale del capitolo 20 dell’Apocalisse, si crede (e si fa bene) che l’ivi contenuto tratti di una resurrezione letterale dalla tomba, mentre per i versi 4-6, sempre del c. 20 dell’Apocalisse, si crede che si tratti di una resurrezione spirituale, allora finisce ogni importanza del linguaggio e le Scritture cessano di essere una testimonianza. Se la prima resurrezione (quella all’inizio del Millennio: Ap. 20:4-6) deve considerarsi spirituale, così deve essere anche per la seconda (riguardo al giudizio finale: Ap. 20:11-15) e suppongo che nessuno potrebbe avanzare una simile tesi. Se la seconda è letterale, lo è anche la prima in armonia con l’intera fede della Chiesa primitiva e della vera Chiesa di oggi;

3) non meno importante è il fatto che nel v. 4 del c. 20 di Apocalisse è scritto: “..E vidi le anime di quelli che erano stati decapitati per la testimonianza di Gesù e per la parola di Dio… Essi tornarono in vita…”. I termini: ‘decapitati’ e ‘tornarono in vita’ concordano ulteriormente e perfettamente con il credere ad una logica resurrezione letterale.

Essi devono essere stati ‘rigenerati spiritualmente’ tempo prima del loro martirio, perché è appunto per la loro testimonianza di Gesù che vengono uccisi (‘decapitati’). È fuori dubbio che qui si tratta, come del resto riguardo al giudizio finale, di resurrezione letterale. Qui si parla di martiri tornati in vita (a tornare alla vita sono solo i loro corpi, perché le loro anime non hanno mai cessato di esistere). ‘Tornati in vita’ e ‘decapitati’ sono entrambi eventi fisici e non spirituali.

È abbastanza certo del resto che il Regno di Dio sulla terra debba durare realmente mille anni, visto che nel passo citato, non a caso, il numero mille viene usato sei volte, come a voler significare la certezza e precisione di tale numero rivelato.

Quelli che credono che il Regno Millenario sia il periodo durante il quale vive la Chiesa militante, affermano, per creare una sorta di inutile connessione con quanto dice la Bibbia riguardo all’incatenamento di Satana durante il Millennio, che questi (Satana) sia effettivamente (credendo essi che il Regno di Dio sulla terra sia oggi) legato oggi. Vorrei contraddire subito ciò, difatti se si vuol credere che il mondo di oggi e quello passato, dal tempo degli inizi della Chiesa militante, è stato privo della presenza di Satana allora credo che la confusione sia davvero tanta.

Basta osservare i disastri, le guerre, la fame, l’ingiustizia e quant’altro vi è stato nel passato e vi è oggi, per comprendere quanto sia folle questa interpretazione. Satana, al contrario, è attivo più che mai.

Egli, invece, all’inizio del Millennio fin verso la fine sarà, com’è descritto in Ap. 20:1-3, non solo semplicemente incatenato, ma afferrato, legato, gettato nell’abisso, chiuso in esso e sigillata ogni uscita.

In tutta la Scrittura Sacra sta scritto che Satana esercita un grande potere, non soltanto contro il mondo, ma anche contro i credenti: Atti 5:3; 1 Corinzi 5:5; 1 Corinzi 7:5; 2 Corinzi 2:11; 2 Corinzi 11:14; 2 Corinzi 12:7; 1 Timoteo 1:20.

Se c’è ancora qualche incertezza sul fatto che Satana non sia legato in questo tempo, ma che lo sarà solo nel Millennio futuro, essa dovrebbe essere messa a tacere dall’esortazione di Pietro in 1 Pietro 5:8-9: “Siate sobri, vegliate; il vostro avversario, il diavolo, và attorno come un leone ruggente cercando chi possa divorare. Resistetegli stando fermi nella fede…”.

Satana non è ancora legato e il Regno Millenario non è stato ancora instaurato. Ciò avverrà alla venuta in gloria di Cristo Gesù.

Quindi, è impossibile che il Regno Millenario sia in questo tempo, perché Satana in tale periodo verrà reso completamente inoffensivo e non potrà nuocere in alcun modo a nessuno; tale periodo sarà un tempo di pace e giustizia globale; è chiaro che oggi non è minimamente così.

È un vero e proprio inganno che i teologi cattolici, e quanti altri come loro, identificano questo Regno con ‘il mondo presente’, dichiarando, a volte, anche ironicamente, che forse le catene di Satana sono abbastanza lunghe da poter in qualche modo nuocere ugualmente, quando sappiamo, invece, in che modo e con quale cura egli verrà a suo tempo rinchiuso, legato e sigillata ogni uscita.

Ho riportato qualche dettaglio riguardo al Regno Millenario al solo scopo di rendere vani i dubbi di coloro, i quali, leggendo tali passi biblici, possano rimanere un po’ perplessi, abituati, come sono, molti, a credere ad una realtà e ad un insegnamento estraneo al messaggio biblico.

Ultimamente alcuni teologi cattolici, specialmente dopo le due guerre mondiali, tentano di cambiare, in parte, la loro posizione, a riguardo, supponendo che il Regno Millenario deve ancora venire, ma che comunque (sempre secondo loro) quando si verificherà sarà sempre e solo in forma spirituale e non letterale come appare, invece, nella Bibbia.

Sono sicuro che quando verrà il tempo in cui il mondo globale sarà pieno di disastri, fame e guerra, molti di loro dovranno fare ancora un altro sforzo nel cambiare la loro tesi e probabilmente mi auguro che possano accettare l’idea certa che l’era di pace globale sulla terra non sarà l’uomo a portarla (ciò è impossibile)ma avverrà solo alla venuta in gloria di Cristo Gesù ed esclusivamente per il suo intervento divino, il quale porterà la terra ad un nuovo giardino di Eden, con tutto quello che molto minuziosamente le Scritture ci dicono.

In Ap. 22:18-19 è scritto che se qualcuno aggiunge o toglie qualcosa dalle parole di queste profezie (ed è anche compresa la profezia del Millennio), Dio lo punirà con estrema severità.

E ciò non vuol dire soltanto usare attenzione e sincerità nella traduzione dello scritto, senza fare manipolazioni letterarie, ma anche stare attenti nell’evangelizzazione di tali profezie, attenendosi fermamente al vero messaggio profetico, senza usare malizia o fine estraneo alla volontà e verità di Dio, seguendo le proprie ideologie e abbassando l’autorità dello scritto sacro.

Ci sono centinaia di passi nella Bibbia (soprattutto nell’A.T.) che parlano chiaramente del Regno di Dio sulla terra, anche se il capitolo 20 dell’Apocalisse è l’unico di questi passi a fissarne la durata. Se annulliamo o, per meglio dire, spiritualizziamo il messaggio di Ap. 20, anziché prenderlo per quello che in sostanza vuole dire, si annullerebbe e si spiritualizzerebbe anche una buona parte di tutte le altre Scritture ispirate che parlano insistentemente di un Regno glorioso di Dio sulla terra.

Le profezie di questi passi devono ancora avverarsi e se si fa come i teologi cattolici e tanti altri che credono solo al paradiso eterno, quando la Scrittura chiaramente menziona il Regno di Dio sulla terra che anticiperà il nuovo cielo e la nuova terra e la Gerusalemme celeste eterna, rendiamo poco credibili le profezie dei profeti biblici e di conseguenza chi li ha ispirati: Dio.

Come già detto questi passi profetici devono ancora avverarsi, citiamone alcuni:

Isaia 11:3-10: “Respirerà come profumo il timore del SIGNORE, non giudicherà dall’apparenza, non darà sentenze stando al sentito dire, ma giudicherà i poveri con giustizia, pronuncerà sentenze eque per gli umili del paese. Colpirà il paese con la verga della sua bocca, e con il soffio delle sue labbra farà morire l’empio. La giustizia sarà la cintura delle sue reni, e la fedeltà la cintura dei suoi fianchi. Il lupo abiterà con l’agnello, e il leopardo si sdraierà accanto al capretto; il vitello, il leoncello e il bestiame ingrassato staranno assieme, e un bambino li condurrà. La vacca pascolerà con l’orsa, i loro piccoli si sdraieranno assieme, e il leone mangerà il foraggio come il bue. Il lattante giocherà sul nido della vipera, e il bambino divezzato stenderà la mano nella buca del serpente. Non si farà né male né danno su tutto il mio monte santo, poiché la conoscenza del SIGNORE riempirà la terra, come le acque coprono il fondo del mare. In quel giorno, verso la radice d’Isai, issata come vessillo dei popoli, si volgeranno premurose le nazioni, e la sua residenza sarà gloriosa…” (ma quando potrebbe avvenire ciò se non nel Regno di Dio sulla terra?).

Isaia 2:4: “Egli giudicherà tra nazione e nazione e sarà l’arbitro fra molti popoli; ed essi trasformeranno le loro spade in vomeri d’aratro, e le loro lance, in falci; una nazione non alzerà più la spada contro un’altra, e non impareranno più la guerra” (non sembra possibile tutto ciò, senza l’instaurazione del Regno di Dio).

Isaia 65:20-25: “non ci sarà più, in avvenire, bimbo nato per pochi giorni, né vecchio che non compia il numero dei suoi anni; chi morirà a cent’anni morirà giovane e il peccatore sarà colpito dalla maledizione a cent’anni. Essi costruiranno case e le abiteranno; pianteranno vigne e ne mangeranno il frutto. Non costruiranno più perché un altro abiti, non pianteranno più perché un altro mangi; poiché i giorni del mio popolo saranno come i giorni degli alberi; i miei eletti godranno a lungo l’opera delle loro mani. Non si affaticheranno invano, non avranno più figli per vederli morire all’improvviso; poiché saranno la discendenza dei benedetti del SIGNORE e i loro rampolli staranno con essi. Avverrà che, prima che m’invochino, io risponderò; parleranno ancora, che già li avrò esauditi. Il lupo e l’agnello pascoleranno assieme, il leone mangerà il foraggio come il bue, e il serpente si nutrirà di polvere. Non si farà né male né danno su tutto il mio monte santo>, dice il SIGNORE” (la longevità degli uomini; i loro anni saranno come quelli degli alberi; la pace e quant’altro sono elementi riscontrabili solo nel Regno di Dio).

Salmo 72:8-9: “Egli dominerà da un mare all’altro e dal fiume fino all’estremità della terra. Davanti a lui s’inchineranno gli abitanti del deserto, i suoi nemici morderanno la polvere” (il passo dice che il Regno di Gesù sarà da un mare all’altro, fino all’estremità della terra, ed Egli, dominerà con giustizia. Vediamo in Ap. 21:1 che dopo il Regno Millenario ci sarà un nuovo cielo ed una nuova terra e il mare non ci sarà più, quindi, qui, quanto dice questo passo del Salmo 72 riguardo al Regno di Cristo sulla terra, non può trattarsi di quanto parla Ap. 21:1, cioè della Gerusalemme celeste o paradiso eterno, ma del Regno di Gesù sulla terra che, appunto, in modo letterale e non solo spirituale dovrà venire).

Isaia 11:3-5; c. 65:20-25 (vediamo che il Signore regnerà con la verga sul suo Regno e gli uomini che dovessero peccare [i viventi sulla terra] verranno subito giudicati e colpiti con la morte; ora è difficile [per chi crede che si parli della Gerusalemme celeste, in questi passi, ovvero il paradiso celeste, bisognerebbe dire che è impossibile che si possano trovare ancora dei peccatori e che si possa ancora morire, perché è detto che nella Gerusalemme celeste, nel paradiso di Dio, tutti coloro che vi faranno parte non potranno più né peccare, né morire] vedere in questo passo la profezia della Gerusalemme celeste, anziché il Millennio. Il giudizio sui peccatori verrà ‘ministerialmente’ svolto da Cristo Gesù in Persona e dai resuscitati [la Chiesa] che regneranno e giudicheranno sul popolo della terra: Ap. 2:26-27; Ap. 5:10; Ap. 20:4-6; ecc.).

Allo stesso modo nel quale le minuziose profezie si adempirono riguardo alla sofferenza e al ministero del Cristo sulla terra (e non furono profezie spirituali ma letterali), così si adempiranno anche il trionfo visibile e il ritorno in gloria di Gesù sulla terra e il suo dominio e Regno.

Come Egli fu visibile quando venne per soffrire sulla terra, così sarà visibile quando verrà in gloria sulla terra. Come Egli venne sulla terra nella figura di umile servitore, così verrà nuovamente, stavolta, invece, però in gloria, come Re dei re, come Signore dei signori, nel mondo per instaurare il suo glorioso Regno.

Si può spiritualizzare a piacimento la profezia che viene da Dio? Quale ‘autorità’ si può avere di fronte alla chiarezza dei molteplici passi citati, e di tanti altri che se ne potrebbero citare, nel volerli spiritualizzare?

Le dichiarazioni ispirate dei profeti riguardo al Millennio sono in perfetta comunione col messaggio profetico generale biblico.

Nonostante i passi citati, le argomentazioni portate, il capitolo 20 di Apocalisse e tanto altro ancora, la Chiesa cattolica Romana ha definito ‘falsa’ e perfino ‘perversa’ la dottrina biblica e cristiana del Regno di Dio sulla terra, come si può leggere nel Catechismo cattolico al punto citato, all’inizio di questo studio. È inutile dire che questa tesi cattolica (come del resto tante altre teorie, come le tante orribili dottrine e dogmi di fede cattolici), è antibiblica e anticristiana. Anche se Dio lo proclamano con la bocca, con la stessa e con i fatti ne rinnegano l’autorità, la potenza e la gloria assoluta.

Nello stesso libro dell’Apocalisse al capitolo 5:9-10 è scritto: “Essi cantavano un cantico nuovo, dicendo: <Tu sei degno di prendere il libro e di aprirne i sigilli, perché sei stato immolato e hai acquistato a Dio, con il tuo sangue, gente di ogni tribù, lingua, popolo e nazione, e ne hai fatto per il nostro Dio un regno e dei sacerdoti; e regneranno sulla terra>”. Vedere con attenzione come il passo dica: “e regneranno sulla terra”.

Bisogna anche applicare poi un importante principio di studio: occorre ignorare la suddivisione in capitoli. Essa non esisteva nel testo originale, fu introdotta in seguito dall’uomo. Essa non è ispirata da Dio e spesso si trova nel posto sbagliato, dividendo ciò che Dio aveva unito. Anche se risulta vantaggioso e utile per trovare con facilità i passi desiderati, oltre a tale utilizzo però non bisogna andare. La continuità e la consecuzione degli eventi nel testo originale è bruscamente interrotta (si sta parlando del Millennio al c. 20 dell’Apocalisse) da un numero 20, e questo ha dato spunto a molti teologi cattolici, e non, di poter spostare il Millennio, dietro idee preconcette (il Millennio al capitolo 20 che segue chiaramente gli eventi del c. 19), nella storia, ovvero ne hanno fatto una ricapitolazione di tutta la storia della Chiesa sulla terra che precede la venuta di Gesù in gloria, anziché essere un evento che viene subito dopo il c. 19. Anche se non tutti i singoli avvenimenti dei capitoli nel libro dell’Apocalisse procedono cronologicamente, è però chiaro che riguardo ai capitoli 19, 20 e 21 ciò avviene.

I capitoli e i versetti numerati sono un’aggiunta dell’uomo e risultano non ispirati. Anche i titoli dei diversi passi e capitoli sulle pagine delle nostre bibbie sono un’aggiunta dell’uomo e non sono ispirati. Il ‘poi’ del c. 20:1 dell’Apocalisse, con il quale inizia lo stesso c. 20, ci fa capire come i fatti menzionati in questo capitolo sono una continuazione di quanto accade dal capitolo 19:1 in poi. Separare il c. 20 dal c. 19, come fanno i teologi cattolici, distrugge l’intera sequenza degli eventi. A essere sinceri sarebbe chiaro anche ad un fanciullo, il quale con sincera devozione si avvicinasse al passo in questione per studiarlo, senza idee preconfezionate e preconcette con o senza il numero 20, che gli eventi riguardo al Millennio (c. 20) seguono quelli del c. 19, ovvero vengono dopo e non prima, e precedono quelli del c. 21.

Ma vediamone i particolari nel dettaglio:

Apocalisse 19:11-21 (tratterò solamente le parti più interessanti per il tema che si sta esaminando) “Poi vidi il cielo aperto, ed ecco apparire un cavallo bianco. Colui che lo cavalcava si chiama Fedele e Veritiero…. Dalla bocca gli usciva una spada affilata per colpire le nazioni; ed egli le governerà con una verga di ferro… E vidi la bestia (l’Anticristo) e i re della terra e i loro eserciti radunati per far guerra a colui che era sul cavallo (Gesù) e al suo esercito. Ma la bestia fu presa e con lei fu preso il falso profeta (vedere con attenzione il c. 13, è chiaro che sono ancora cose mai avvenute)… Tutti e due furono gettati vivi nello stagno ardente di fuoco e zolfo. Il rimanente fu ucciso con la spada che usciva dalla bocca di colui che era sul cavallo (Gesù), e tutti gli uccelli si saziarono delle loro carni” (tutto ciò descrive la venuta in gloria di Gesù sulla terra e il suo giudizio sul mondo e sugli uomini malvagi che hanno preso il marchio della bestia e hanno adorato la sua immagine: c. 19:20);

Apocalisse 20:1-15 (continua in sequenza la rivelazione) Poi vidi scendere dal cielo un angelo… Egli afferrò il dragone… lo legò per mille anni, e lo gettò nell’abisso che chiuse e sigillò sopra di lui perché non seducesse più le nazioni finché fossero compiuti i mille anni… Poi vidi dei troni. A quelli che vi si misero seduti fu dato di giudicare. E vidi le anime di quelli che erano stati decapitati per la testimonianza di Gesù e per la parola di Dio, e di quelli che non avevano adorato la bestia né la sua immagine e non avevano ricevuto il suo marchio sulla loro fronte e sulla loro mano. Essi tornarono in vita e regnarono con Cristo per mille anni. Gli altri morti non tornarono in vita prima che i mille anni fossero trascorsi. Questa è la prima risurrezione. Beato e santo è colui che partecipa alla prima risurrezione. Su di loro non ha potere la morte seconda, ma saranno sacerdoti di Dio e di Cristo e regneranno con lui quei mille anni. Quando i mille anni saranno trascorsi, Satana sarà sciolto dalla sua prigione e uscirà per sedurre le nazioni… E salirono sulla superficie della terra e assediarono il campo dei santi e la città diletta; ma un fuoco dal cielo discese e le divorò. E il diavolo che le aveva sedotte fu gettato nello stagno di fuoco e zolfo, dove sono anche la bestia e il falso profeta…Poi vidi un grande trono bianco e colui che vi sedeva sopra. La terra e il cielo fuggirono dalla sua presenza e non ci fu più posto per loro. E vidi i morti, grandi e piccoli, in piedi davanti al trono. I libri furono aperti, e fu aperto anche un altro libro che è il libro della vita; e i morti furono giudicati dalle cose scritte nei libri, secondo le loro opere… E se qualcuno non fu trovato scritto nel libro della vita, fu gettato nello stagno di fuoco”;

Apocalisse 21:1-5 “Poi vidi un nuovo cielo e una nuova terra, poiché il primo cielo e la prima terra erano scomparsi, e il mare non c’era più. E vidi la santa città, la nuova Gerusalemme, scendere dal cielo da presso Dio, pronta come una sposa adorna per il suo sposo…E colui che siede sul trono disse: <Ecco io faccio nuove tutte le cose>. Poi mi disse: <Scrivi, perché queste parole sono fedeli e veritiere…>”.

Credo che adesso sarà ancora più chiaro come tra questi tre capitoli 19, 20 e 21 ci sia la consecuzione degli eventi qui descritti e che il c. 20 è una successione di eventi che seguono quelli del c. 19.

Il libro dell’Apocalisse è stato scritto per tutti i credenti e non solo per i ‘dotti teologi cattolici’.

È un corretto principio quello di interpretare le Sacre Scritture nel loro senso più semplice ed immediato, a meno che non ci sia una chiara indicazione che si debba intendere altrimenti.

Prima del Regno Millenario, l’Anticristo e il falso profeta devono già essere comparsi sulla terra, per poter poi essere spediti un momento prima dell’instaurazione del Millennio nello stagno di fuoco e zolfo. In più Satana, come già detto, sarà completamente chiuso e legato nell’abisso che sarà anche sigillato sopra di lui.

Come si può dichiarare che il Millennio è in atto dall’inizio dell’era della Chiesa, se tali eventi devono ancora verificarsi? In più, secondo il testo Sacro dovrà persino venire prima Gesù in gloria sulla terra a giudicare l’Anticristo, il falso profeta e tutti i malvagi della terra che avranno preso il marchio e avranno adorato l’immagine della bestia: c. 19 v. 20; questi ultimi verranno, sorprendentemente, uccisi proprio da Gesù che verrà a giudicare: v. 21 (l’Anticristo e il falso profeta andranno direttamente nello stagno di fuoco eterno, senza morire di morte fisica, infatti vi andranno vivi, probabilmente avranno una trasformazione del loro corpo fisico da mortale a immortale direttamente [Ap. 19:20-21] e anticiperanno gli altri empi, infatti questi ultimi andranno nello stagno di fuoco e zolfo solo dopo il Regno Millenario, ovvero dopo il giudizio finale [Ap. 20:11-15], i due, invece, subito prima dell’instaurazione del Regno di Dio Millenario [Ap. 19:20-21 e c.20] ).

È chiaro altresì che questi fatti non sono mai accaduti; ecco perché sono completamente stolti e privi di conoscenza i sostenitori cattolici della tesi riguardo alla quale si crede che l’Anticristo sia stato l’antico imperatore romano Nerone Cesare (a pensarla così sono i teologi cattolici classici). Come già visto ciò è impossibile per svariati motivi.

Non essendo venuto ancora Gesù in gloria, e non avendo Egli giudicato e ‘ucciso’ i malvagi sulla terra, Nerone Cesare non può essere stato l’Anticristo di cui parla la Bibbia, anche perché se così fosse stato, si sarebbe dovuto, subito dopo, instaurare il Regno di pace e giustizia di Dio sulla terra.

Ribadisco che sarà alla venuta gloriosa di Gesù (Ap. 19:11-21; 2 Tessalonicesi 2:8) che l’Anticristo e il falso profeta saranno presi, quindi, non essendo ancora venuto Gesù in gloria sulla terra, tali avvenimenti devono ancora svilupparsi. C’è anche da dire che gli eventi del c. 13, riguardo a ciò che faranno l’Anticristo e il falso profeta, non sono riscontrabili né con quanto fece Nerone Cesare, né con quanto fecero tutti gli altri uomini malvagi della storia. L’Anticristo porrà a tutti i suoi seguaci, in tutto il mondo, un ‘marchio’, senza il quale non si potrà né comprare né vendere; avrà il dominio mondiale e potrà essere adorato da tutti nello stesso momento.

Solo la tecnologia di oggi, e ancor di più quella che è alle porte, potrà far sì che tutto ciò possa attuarsi; gli uomini di potere del passato, paragonati a quel che sarà l’Anticristo, sono quasi un nulla.

Si potrebbero dire tantissime altre cose riguardo alla fondatezza della dottrina del Regno Millenario del c. 20 di Apocalisse e di tutti gli altri passi biblici che similmente ne parlano, ma ritengo che quanto detto fino ad ora sia sufficiente per chi vuol conoscere con vera devozione la volontà di Dio e chiarire ogni dubbio riguardo a tale dottrina.

Anche se il c. 20 fosse il solo riferimento che parlasse del Regno di Dio sulla terra (e così non è assolutamente)rimarrebbe, lo stesso, parte della Parola di Dio e dovrebbe essere accettata come tale.

Dovrebbe essere sufficiente per Dio dire, anche una sola volta, quello che Egli vuole che si ascolti e si impari. D’altra parte, la Chiesa Cattolica Romana non ha manifestato alcuna riluttanza nel fondare alcuni suoi insegnamenti su un solo passo e persino su un solo verso.

Infine, vorrei aggiungere, come ho già detto prima riguardo alla resurrezione (‘tornare in vita’) dei citati ‘decapitati’, a causa della testimonianza resa della Parola di Dio al c. 20:1-6 dell’Apocalisse, che è chiaro che si tratta di una resurrezione corporale, ovvero fisica.

Oltre a quanto detto prima a riguardo, aggiungo, contro quelli che pensano che qui si parli di rigenerazione interiore (anziché resurrezione fisica), che quest’ultima (la rigenerazione interiore o spirituale) è sempre un evento individuale, separato, per ovvi motivi, da individuo a individuo, mentre qui si figura un evento collettivo che avviene nello stesso lasso di tempo.

Cosa diremmo poi riguardo al v. 5? “Gli altri morti non tornarono in vita prima che i mille anni fossero trascorsi…”.

Se in questi versi la frase: “tornarono in vita” dovesse significare essere rigenerati nello spirito (anziché resurrezione fisica), dovremmo ammettere che nel v. 5 si presenterebbe un problema grosso (uno dei tanti), il verso direbbe che gli altri morti, cioè i non credenti, i non rigenerati, secondo l’idea cattolica di questo passo, sarebbero stati tutti quanti rigenerati nello spirito, e dopo mille anni. Sorgono due grossi interrogativi: i non credenti dovrebbero vivere mille anni, e infine anch’essi dovrebbero tornare in vita, ovvero essere rigenerati tutti quanti nello spirito e, quindi, dovrebbero essere, in definitiva, tutti salvati. Ma allora chi sarebbe giudicato da Gesù?

Chi andrebbe nello stagno di fuoco eterno? È fin troppo chiaro, anche con queste argomentazioni, l’assurdità della tesi cattolica riguardo al passo del Millennio. Questi morti che non ritornano in vita sono, invece, tutti i morti empi che verranno giudicati e condannati al giudizio finale secondo le loro opere.

I credenti (le loro anime) vanno in cielo con Gesù alla loro morte. Il cielo è però solo una sala d’attesa. L’immediato destino del cristiano, dopo la morte, è il cielo; ma quello ultimo è la terra, anche se essa dovrà essere alla fine completamente rinnovata o ricreata: Ap. 20:11; c. 21:1 (nuovo cielo e nuova terra, il mare non ci sarà più). Il credente è destinato ad avere una resurrezione corporale; la sua anima un giorno si congiungerà con un nuovo corpo, un corpo incorruttibile, immortale e pieno di gloria, un po’ ciò che avvenne a Gesù.

Quando Egli resuscitò ritornò con un corpo glorificato, più o meno similmente accadrà alle anime dei credenti defunti. Non sarà una ‘reincarnazione’ delle loro anime, visto che ritorneranno nella loro individualità, ma la resurrezione riguarderà solo i loro corpi, mentre la loro anima manterrà l’essere individuale.

Il destino ultimo dei credenti sarà quello di vivere su una nuova terra (chiaramente dopo aver regnato con Cristo per mille anni sulla terra odierna, anche se questa stessa sarà diversa per molti aspetti naturali da quella di oggi, come abbiamo già visto all’inizio della trattazione dell’argomento del Millennio) e nella nuova Gerusalemme, dove Dio stesso (il Padre) ed il figliuolo Gesù e lo Spirito Santo abiteranno con i servitori fedeli in eterno. Leggere attentamente l’intero c. 21 e il c. 22 dal v. 1 al v. 5.

***

Per altri articoli sul tema clicca sulla pagina: Fede.

Stefano Ligorio