L’azione del vaccino Pfizer.
Un vaccino, per potersi ritenere scientificamente efficace e sicuro, deve seguire un preciso, rigoroso, e attento, studio anche sperimentale (fatto di un minuzioso monitoraggio clinico della durata di diversi anni) atto a confermarne -scientificamente- l’efficacia e ad escludere (o a rilevarne) gli eventuali eventi avversi soprattutto quelli a lungo termine.
Solo dopo questo attento, minuzioso, e duraturo, processo di studio il vaccino potrà essere approvato.
Ora è evidente che gli odierni vaccini anti covid-19, tra cui quello della pfizer, non sono stati (viste le circostanze tutte dell’emergenza) oggetto, almeno nella tempistica, di questi rigorosi studi scientifici.
Per cui mettiamo le cose in chiaro: gli odierni vaccini anti covid-19 non sono scientificamente -realmente- validati e sono stati approvati nell’ampio spazio oscuro della paura (dettata dall’emergenza…), delle eventuali pressioni di colossi farmaceutici, e della ‘scienza di opinione’ e non certo di quella scienza rigorosa fatta di prove e riproducibilità delle cose.
Vaccinarsi con un vaccino ‘sperimentale’ dovrebbe restare una scelta di coscienza e non di scienza, in quanto di rigore scientifico, in questo atto, c’è ben poco ai fatti.
Ad esempio il vaccino pfizer (il quale andrebbe considerato, anche per i predetti motivi, come ‘doppiamente’ sperimentale, in quanto non è prodotto con tecnologia tradizionale, ovvero con virus ‘inattivato’ o ‘indebolito’) non contiene il virus Sars-CoV-2, ma molecole di RNA messaggero –mRNA– (incapsulate in liposomi, ovvero delle nanoparticelle di grasso, per essere protette dall’azione distruttiva del sistema immunitario) con le informazioni genetiche utili alla cellula per sintetizzare copie della proteina Spike del virus Sars-CoV-2, difatti, una volta iniettato il vaccino, l’mRNA viene assorbito nel citoplasma delle cellule avviando, dunque, la sintesi delle proteine spike, la cui presenza stimola la produzione, da parte del sistema immunitario, di anticorpi specifici capaci, nell’eventualità di una successiva infezione da Sars-CoV-2, di riconoscerle.
L’mRNA del vaccino resta nell’organismo solo pochi giorni dopo la vaccinazione, in quanto si degrada e non ‘sarebbe’ (???) capace di entrare nel nucleo delle cellule modificandone il DNA.
Questo vaccino non contiene alluminio o mercurio utilizzati, invece, di norma, in vaccini tradizionali per rafforzarne la risposta immunitaria.
Il vaccino pfizer contiene, inoltre, a titolo di eccipienti: ((4-idrossibutil)azanediil)bis(esano-6,1-diil)bis(2-esildecanoato) (ALC-0315); 2-[(polietilenglicole)-2000]-N,N-ditetradecilacetammide (ALC-0159); 1,2-Distearoyl-sn-glycero-3-phosphocholine; colesterolo; Potassio cloruro; Potassio diidrogeno fosfato; Sodio cloruro; Fosfato disodico diidrato; saccarosio; acqua per preparazioni iniettabili.
Si ritiene, infine, di ribadire che i vaccini anti covid-19, attualmente in uso, sono sperimentali precisando che i vaccinati, seppur abbiano ricevuto la ‘doppia’ dose, possono, comunque, contrarre l’infezione Sars-CoV-2 (e, dunque, possono anche contagiare), per cui è necessario che gli stessi continuino a osservare il distanziamento fisico, a indossare le mascherine, e a lavare frequentemente le mani, tanto più a fronte del fatto che, in circolazione, vi è, tra le tante, la variante delta verso cui gli odierni vaccini (tra i quali anche quello della pfizer) paiono essere molto meno efficaci.
***
*N.B. Per altri articoli, di Stefano Ligorio, sul tema Covid-19, Vaccinazione anti Covid-19, e Green Pass, clicca qui.
***
N.B. Stefano Ligorio, in ambito di tematiche mediche, è anche autore di un libro dal titolo: ‘La Strana Malattia: Come prevenire, diagnosticare, e curare, l’ansia (ansia sociale, ansia generalizzata e ansia somatizzata) e la depressione (depressione maggiore e depressione cronica -distimia)’, ma anche di: ‘Il Cancro -Vademecum- (Guida Pratica alla Prevenzione e alla Cura del Tumore Maligno)’.
Ottima spiegazione. Chiara e semplice che bisognerebbe divulgare Alcuni, infatti, temono che nel vaccino sia presente un virus come nell’ormai famigerato AstraZeneca che, però aveva il pregio di costare sei volte di meno.E’ staso messo da parte in silenzio dopo che le regioni si sono rifiutate di usarlo. Le dosi rimaste nei magazzini sono state destinate ai paesi più poveri.
"Mi piace"Piace a 2 people
Grazie per il tuo apprezzamento e per l’interessante commento…😊😊
"Mi piace"Piace a 1 persona
Quindi non è vero che nel vaccino c’è un microchip con cui cinesi, russi e americani ci potranno controllare con il 5G? Scherzi a parte, L’obiettivo credo sia creare una “piattaforma” di vaccini in grado di coprire, con piccoli “ritocchi”, le diverse varianti di virus che inevitabilmente si creeranno negli anni a venire, un po’ come per l’influenza dove ogni anno vi è sempre un vaccino diverso pronto a coprire la variante dell’anno
"Mi piace"Piace a 1 persona
Ciao Simone.
Grazie per il tuo commento…😊😊
"Mi piace"Piace a 1 persona