Legge e Diritto – GREEN PASS: ORA BASTA!!!

GREEN PASS: ORA BASTA!!!

GREEN PASS: ORA BASTA!!!
GREEN PASS: ORA BASTA!!!

Premesso che chi scrive crede fermamente:

nella scienza (quella rigorosa e fondata, non su opinioni, ma sulle prove e sulla regola della ‘riproducibilità delle cose’) e, dunque, nello smisurato benessere indotto dalla ricerca medica e farmacologica, e che, infine, non è minimamente contrario ai vaccini (ritenendoli, generalmente, farmaci efficaci e utilissimi),

voglio qui argomentare su quanto deciso dall’ultimo decreto del 22 luglio 2021 a riguardo delle limitazioni (di cui tutti abbiamo avuto notizia) che colpiranno i non vaccinati (contro la covid-19) a partire dal 6 agosto 2021.

E’ ormai da tempo che assisto, qui e li, a vane, inutili, e confusionarie, discussioni se sia giusto o meno vaccinarsi contro la covid-19.

Sono scioccato dalle innumerevoli e sconsiderate affermazioni di alcuni politici, medici, e personaggi di spicco, oltre che da parte di persone comuni, anche contro chi ha dei meri e oggettivi dubbi sul vaccinarsi -con gli odierni vaccini disponibili- contro la covid-19.

Siamo alla follia…

E’ in atto una cospicua propaganda sul fatto che sarebbe necessario -con gli odierni vaccini- vaccinare tutti (contro la covid-19) per bloccare la pandemia in atto, tuttavia i dati che la suffragherebbero (questa propaganda) si fondano davvero sulla rigorosa scienza?

Un vaccino, per potersi ritenere scientificamente efficace e sicuro, deve seguire un preciso, rigoroso, e attento, studio anche sperimentale (fatto di un minuzioso monitoraggio clinico della durata di diversi anni) atto a confermarne -scientificamente- l’efficacia e ad escludere (o a rilevarne) gli eventuali eventi avversi soprattutto quelli a lungo termine.

Solo dopo questo attento, minuzioso, e duraturo, processo di studio il vaccino potrà essere approvato.

Ora è evidente che gli odierni vaccini anti covid-19 non sono stati (viste le circostanze tutte dell’emergenza) oggetto, almeno nella tempistica, di questi rigorosi studi scientifici.

Per cui mettiamo le cose in chiaro: gli odierni vaccini anti covid-19 non sono scientificamente -realmente- validati e sono stati approvati nell’ampio spazio oscuro della paura (dettata dall’emergenza…), delle eventuali pressioni di colossi farmaceutici, e della ‘scienza di opinione’ e non certo di quella scienza rigorosa fatta di prove e riproducibilità delle cose.

Ad esempio il vaccino Pfizer (il quale andrebbe considerato, anche per i predetti motivi, come ‘doppiamente’ sperimentale, in quanto non è prodotto con tecnologia tradizionale, ovvero con virus ‘inattivato’ o ‘indebolito’) non contiene il Sars-CoV-2, ma molecole di RNA messaggero -mRNA (incapsulate in liposomi, ovvero delle nanoparticelle di grasso, per essere protette dall’azione distruttiva del sistema immunitario) con le informazioni genetiche utili alla cellula per sintetizzare copie della proteina Spike del virus Sars-CoV-2, difatti, una volta iniettato il vaccino, l’mRNA viene assorbito nel citoplasma delle cellule avviando, dunque, la sintesi delle proteine spike, la cui presenza stimola la produzione, da parte del sistema immunitario, di anticorpi specifici capaci, nell’eventualità di una successiva infezione da Sars-CoV-2, di riconoscerle.

Mi si consenta un ragionamento molto semplice:

premesso che tale -non scientifica- procedura di approvazione degli odierni vaccini sia stata, certamente, giustificata dalle circostanze dell’emergenza in oggetto, quel che è inconcepibile, e inaccettabile, è il fatto che si voglia far passare chi nutre degli oggettivi dubbi sul quanto, e per i predetti scientifici motivi, come una persona ignorante, quando è vero, semmai, l’esatto contrario.

Chi non si pone delle domande, dei dubbi, su questioni così evidenti è esso stesso un perfetto ignorante, in quanto ignorando l’evidenza ignora il vero, e chi ignora il vero ignora ciò che è essenziale.

Io sarei tra i primi a vaccinarmi contro la covid-19 con un vaccino (magari prodotto con tecnologia tradizionale, ovvero con virus ‘inattivato’ o ‘indebolito’, e non con una tecnologia totalmente innovativa, ovvero a ‘mRNA’, di cui sull’uso umano si sa poco o nulla) validato con rigore scientifico, ma mi pongo molte domande e dubbi se vaccinarmi con un vaccino la cui efficacia e i cui eventuali eventi avversi, anche e soprattutto a lungo termine, potranno essere scoperti solo nel tempo, e direttamente, sulla popolazione vaccinata.

Questa non è ignoranza, tutt’altro, questa trattasi di ponderazione, analisi critica degli elementi a disposizione.

E’ anche vero che il Sars-CoV-2 è un’infezione virale seria, che fa paura, e che ha mietuto molte vittime in tutto il mondo.

Questo solo dato è oggettivo, ma non si faccia, in virtù di ciò, scientifico ciò che non lo è e che, allo stato attuale, non può esserlo, almeno non del tutto, e non adesso.

Vaccinarsi con un vaccino ‘sperimentale’ dovrebbe restare una scelta di coscienza e non di scienza, in quanto di rigore scientifico, in questo atto, c’è ben poco ai fatti.

C’è da augurarsi, tra le tante cose (in primis nei riguardi dell’efficacia contro le varianti in circolazione), che l’eventuale comparsa di gravi eventi avversi a lungo termine non dia ragione (come in alcuni casi sembra dare la evidente comparsa di eventi avversi a breve termine) a ciò che scienza rigorosa avrebbe, in tal senso, invece, richiesto.

Per cui taluni che dell’ignoranza ne fanno ragion di vita (chi scrive è certo, per diretta esperienza, che molti di costoro sono avvezzi a credere a tutto e a fare tutto con una certa faciloneria) non osino denigrare ancora chi pone meri e oggettivi dubbi -sulla logica e sulla scienza basati-, in quanto se è vero che taluni no-vax ‘estremisti’ possano essere, certamente, persone altrettanto ignoranti (ovvero propensi, per abitudine e personale propensione, ad essere contro tutto e tutti) -in quanto l’ignoranza partorisce figli ‘a sinistra e a destra’- è anche vero che molti sono persone di scienza, assennate, attente, meticolose, equilibrate, e ponderate, in tutto ciò che scelgono di dire e di fare.

Per cui siamo giunti alla circostanza in cui si sono erroneamente delineati due precisi gruppi di persone: i pro-vax e i no-vax, dei quali devo dire che molti -specialmente tra i primi-, ultimamente, sono diventati fautori di tali sconsideratezze da non potersi neanche commentare.

Follia…

Che azzardo è sperare ancora in qualcosa di buono nel genere umano, ovvero nella masse avvezze come sono (si pensi ai drammi del passato…) a vivere come pecore di un gregge in cerca di un qualsiasi ‘pastore’.

Nel clima di legittima paura, ma di sconsiderata e divagante ignoranza delle cose, siamo giunti con questo summenzionato decreto a delle limitazioni oggettivamente inaccettabili.

Dal 6 agosto, il sottoscritto, seppur potendo usare la mascherina e il distanziamento fisico e quant’altro in essere, non potrà più entrare nella palestra che frequenta se non si sarà, in precedenza, vaccinato (oppure sarà necessario eseguire un ‘tampone’ rapido ogni 48 ore).

Ecco dove siamo arrivati.

Io (e molti come me) che volevo continuare, responsabilmente, ad adottare le più precise misure di contenimento anti covid-19 attendendo, opportunamente, ancora del tempo per decidere, in personale libertà di coscienza, se vaccinarmi o meno sarò molto probabilmente costretto, non dalla mia coscienza, ma da imposizioni varie, a vaccinarmi quanto prima.

Questo contesto precisamente, ovvero l’imposizione dettata da ragioni non rigorosamente scientifiche.

Vaccinarsi con un vaccino sperimentale, ovvero non validato con il rigore scientifico, dev’essere, a ragion di ciò, una libera scelta, non potendosi, dunque, imporre per legge.

Ricordo ai più che il Governo di decisioni oggettivamente errate, sin dagli inizi della pandemia, ne ha prese tante, si ricordi l’insensato coprifuoco alle ore 22…, e via dicendo…, per cui mi si consenta di criticare anche questa di decisione…

Ricordo la sera (di pochi giorni fa) in cui l’Italia ha vinto gli europei; quanti italiani (sconsiderati peraltro, in quanto in molti, in troppi, non hanno minimamente rispettato le più basilari misure di contenimento anti covid-19) sono scesi nelle piazze a festeggiare, a fare casino, a osannare la nazionale italiana di calcio.

Ma il popolo italiano dov’è quando c’è da fare cose importanti?

Queste recenti decisioni emesse, per decreto, dal governo, richiedono la forza coesa del popolo che scenda in piazza, non a festeggiare -‘ubriachi’- un pallone, ma a difendere, con ponderazione, ma decisione, il diritto, la legge, la scienza, la salute, e la libertà.

Si ritiene, infine, di precisare che i vaccinati, seppur abbiano ricevuto la ‘doppia’ dose, possono, comunque, contrarre l’infezione Sars-CoV-2 (e, dunque, possono anche contagiare), per cui è necessario che gli stessi continuino a osservare il distanziamento fisico, a indossare le mascherine, e a lavare frequentemente le mani.

Chiedo che non si commenti, in quanto non voglio partecipare a inutili e confusionarie diatribe sull’argomento, non essendo minimamente questo lo scopo del presente testo, il quale si prefigge unicamente di sollecitare, i più, ad una attenta e congrua riflessione.

Gli eventuali commenti saranno vagliati dal sottoscritto e, ove ritenuto opportuno, verranno eliminati.

Al sottoscritto non potranno minimamente essere addebitate responsabilità di qualsivoglia natura ove nell’eventuale condivisione, da parte di terzi, del presente articolo, si usassero, in violazione della legge, espressioni offensive verso taluni.

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*N.B. Per altri articoli, di Stefano Ligorio, sul tema Covid-19, Vaccinazione anti Covid-19, e Green Pass, clicca qui.

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Il libro di Stefano Ligorio: ‘IL RISARCIMENTO NEL PROCESSO CIVILE -errori da evitare, e rimedi esperibili- (Guida Pratica alla luce del Codice Civile, del Codice di Procedura Civile, e della Giurisprudenza in materia)’.

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N.B. Stefano Ligorio, in ambito di tematiche mediche, è anche autore di un libro dal titolo: ‘La Strana Malattia: Come prevenire, diagnosticare, e curare, l’ansia (ansia sociale, ansia generalizzata e ansia somatizzata) e la depressione (depressione maggiore e depressione cronica -distimia)’, ma anche di: ‘Il Cancro -Vademecum- (Guida Pratica alla Prevenzione e alla Cura del Tumore Maligno)’.

N.B. Stefano Ligorio è anche autore di un libro dal titolo: ‘IL RISARCIMENTO NEL PROCESSO CIVILE -errori da evitare, e rimedi esperibili– (Guida Pratica alla luce del Codice Civile, del Codice di Procedura Civile, e della Giurisprudenza in materia)’.

Stefano Ligorio