Riflessioni – Le persone non cambiano.

Titolo Riflessione: Le persone non cambiano.

Perché Aforismi e Riflessioni sono in grado di ‘incentivare’ conoscenza e consapevolezza.

Riflessioni di Stefano Ligorio – Le persone non cambiano.
Riflessioni di Stefano Ligorio – Le persone non cambiano.
Riflessioni di Stefano Ligorio – Le persone non cambiano. Riflessioni di Stefano Ligorio su amore, intelligenza, ignoranza, sofferenza, egoismo, raziocinio, inconscio, libertà, salute, verità, emozioni, conoscenza, giudizio, pregiudizio, viltà, follia, illusione, sognare, delusione, legge, ipocrisia, serenità, felicità, solitudine, stupidità, ansia e depressione…
Riflessioni di Stefano Ligorio – Le persone non cambiano.
Riflessioni di Stefano Ligorio – Le persone non cambiano.
Riflessioni di Stefano Ligorio – Le persone non cambiano.

Le persone non cambiano,

possono certamente migliorare (come anche peggiorare),

in quanto ognuno di noi ha la propria struttura -emotiva- ‘portante’

e si sa che, a meno che non si voglia far ‘crollare’ qualcosa,

quel che è ‘portante’ tale rimane.

Perciò, nelle relazioni affettive, è bene fare i conti prima e/o ‘durante…’,

altrimenti si resterà delusi dalla vana speranza

di quel che non è e che mai potrà essere.

***

Per altre riflessioni clicca qui.

N.B. Stefano Ligorio è anche autore di alcuni libri di Aforismi, Riflessioni e Poesie: ‘Aforismi e Riflessioni’‘AFORISMI (raccolta) di Stefano Ligorio’‘POESIE (raccolta) di Stefano Ligorio’‘RIFLESSIONI (raccolta) di Stefano Ligorio’.

Stefano Ligorio

16 pensieri riguardo “Riflessioni – Le persone non cambiano.

  1. È fondamentale “decostruire” sé stessi in ottica di un miglioramento. Le strutture portanti sono appunto quelle che ci fanno agire in modo automatico e che, inevitabilmente, ci influenzano in ogni azione. Non è sufficiente la volontà di spostarsi da A a B, ma bisogna cercare l’intenzione di passare anche dal punto zero.
    Grazie per questa riflessione!

    Piace a 1 persona

    1. Certamente, le persone possono anche migliorare o, come hai specificato tu, ‘peggiorare’ (penso che volessi intendere ciò) anche a fronte di un forzato ‘adattamento’ dettato dall’esigenza del dover ‘sopravvivere’ (inteso nel senso più ampio e variegato…).
      Grazie per il tuo commento.

      "Mi piace"

I commenti sono chiusi.