Depressione da farmaci…
Molti pazienti assumono, inconsapevolmente, farmaci che possono, potenzialmente, indurre, come effetto (o evento) avverso la depressione.
Trattasi anche di medicinali d’uso comune (ad es. antipertensivi, analgesici…) i cui potenziali effetti avversi, molto spesso, non sono congruamente conosciuti nemmeno dai medici curanti.
Quando questi farmaci vengono, per giunta, prescritti associati ad altri (politerapia), e che hanno, similmente, tale potenziale effetto avverso sull’umore, l’insorgenza della depressione diventa ancora più probabile e ciò soprattutto nei soggetti predisposti e negli anziani.
Qualsiasi politerapia, dunque, andrebbe studiata con grande accuratezza e somministrata avendo sempre cura di tenere in debito conto i potenziali effetti avversi (anche quelli, per l’appunto, da interazione tra più farmaci).
Il medico curante, in generale, dovrebbe imparare a usare maggiore diligenza, perizia, e prudenza, nella prescrizione dei farmaci, tanto più, come anzidetto, nella circostanza della prescrizione di una politerapia.
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N.B. Stefano Ligorio, in ambito di tematiche mediche, è anche autore di un libro dal titolo: ‘La Strana Malattia: Come prevenire, diagnosticare, e curare, l’ansia (ansia sociale, ansia generalizzata e ansia somatizzata) e la depressione (depressione maggiore e depressione cronica -distimia)’, ma anche di: ‘Il Cancro -Vademecum- (Guida Pratica alla Prevenzione e alla Cura del Tumore Maligno)’.
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