Farmaci antinfiammatori e mal di schiena.
I comuni farmaci antinfiammatori sono, in genere, quasi del tutto inutili contro il mal di schiena.
Utili solo nelle forme più acute, e solo nel breve termine (senza trascurare i possibili effetti collaterali come gastriti, ulcere gastriche, e via dicendo…), per le problematiche croniche, o anche per quelle solo relativamente più persistenti, gli antinfiammatori non possono rappresentare, in tal senso, un’adeguata terapia per il mal di schiena.
In questi casi -dopo la relativa scomparsa dei sintomi dolorosi (a seguito di adeguata terapia farmacologica)- una costante e regolare -nonché prudente- attività fisica e, in particolare, alcuni esercizi di stretching, come anche l’eventuale fisioterapia, possono rappresentare un ottimo metodo per prevenire, a lungo termine, il riacutizzarsi della sintomatologia dolorosa.
Si precisa che anche lo stress cronico, l’ansia patologica e la depressione possono innescare, o semplicemente accentuare, tali disturbi dolorosi, per cui la loro valutazione, non di rado, può esigere uno specifico approccio multidisciplinare.
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N.B. Stefano Ligorio, in ambito di tematiche mediche, è anche autore di un libro dal titolo: ‘La Strana Malattia: Come prevenire, diagnosticare, e curare, l’ansia (ansia sociale, ansia generalizzata e ansia somatizzata) e la depressione (depressione maggiore e depressione cronica -distimia)’, ma anche di: ‘Il Cancro -Vademecum- (Guida Pratica alla Prevenzione e alla Cura del Tumore Maligno)’.
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