Vita di coppia conflittuale e malattie psicofisiche.

C’è poco da fare, nel mondo odierno, impregnato com’è di profondo individualismo e di egocentrismo, anche il rapporto di coppia non è più considerabile come un tempo, e ciò sotto molti punti di vista.
Oggi ci si tradisce in un attimo, basta un ‘messaggio’ in una chat ed è fatto; si litiga spesso per qualsiasi cosa, non si è mai contenti, in quanto si vuole tutto o troppo, e ci si lascia dall’oggi al domani, a volte, anche per ridicole infatuazioni del momento…
Non si conosce più minimamente il significato intimo di parole come ‘comprensione’ e ‘sacrificio’, e se per sfortuna uno dei due cade in gravi difficoltà, o peggio si ammala gravemente, ci si deve augurare che l’altro non si ‘stanchi’ troppo presto…
Sì, oggi è proprio così, in un mondo diventato sempre più sterile, e svuotato del ‘vero’, sono le ipocrisie a governare anche il rapporto di coppia.
In gioco, tuttavia, non vi sono solo principi e valori etici, ma, come espresso nel titolo del presente articolo, anche la propria salute, cosa, questa, finanche più importante…
Ebbene, l’intelligenza non può che insegnare grande prudenza nella scelta ‘emozionale’ del proprio partner, o almeno nel discernimento ‘durante’…
Difatti se spesso, inizialmente, e per variegati e complessi motivi, può risultare assai difficile la giusta ‘scelta’, non dovrebbe, almeno in teoria, esserlo il ‘discernimento’ a posteriori…
Tuttavia, nella vita nulla è facile, e quasi sempre a complicare le cose è proprio chi, pur a fronte di una invincibile evidenza, si ostina a volerle cambiare, magari anche in meglio…
Ma, venendo al tema oggetto di questo articolo, si può con certezza affermare che se si vive un rapporto di coppia conflittuale (attenzione, nella circostanza in cui, è bene precisarlo, non siamo noi il vero problema…), perfino la salute, sia psichica sia fisica, viene, nel tempo, danneggiata, e con una portata che può essere anche di una certa consistenza.
Continui litigi, continue incomprensioni, continua agitazione, rabbia, risentimento, e continui sentimenti di angoscia, portano, inevitabilmente, se perduranti nel tempo, a dei ‘danni’ psicofisici.
Questo articolo, evidentemente, non vuole essere minimamente esaustivo sul tema in essere, ma è stato da me pensato al solo scopo di indirizzare, l’accorto lettore, a una riflessione su una precisa e inerente circostanza riguardante la propria salute psicofisica.
Si parla, infatti, molto spesso, e a buon ragione, delle eventuali complicanze lesive in un rapporto di coppia conflittuale dove, ad esempio, sussiste la violenza fisica da parte del partner (di solito è l’uomo, ma non sempre…), come pure delle eventuali complicanze legali, e via dicendo, ma quasi mai si argomenta, al di là delle altre summenzionate, sulle complicanze alla salute psicofisica che, nelle fattispecie tutte qui in esame, pur sempre insorgono.
Per cui se si vive un rapporto di coppia ormai cronicamente conflittuale, attenzione, avendo individualmente provato di tutto per portare ‘equilibrio’ (anche, eventualmente, con una psicoterapia di coppia), sarebbe bene porsi, a tal riguardo, importanti domande…
Nei tempi odierni, difatti, c’è, certamente, bisogno, e più che mai, di portare avanti i valori della famiglia ‘indissolubile’, ma è anche vero che questi sono anche i tempi in cui l’unica garanzia di indissolubilità ce l’hanno solo l’individualismo e l’egocentrismo.
‘Quanto è bello il tenero e reciproco amore;
esso, su ali di pura comprensione,
appiana e rinvigorisce,
e rende UNO in tutto’.
Per cui possiamo affermare, senza alcun timore di smentita, che dove c’è reciproco e vero amore anche la propria salute tutta viene favorita, ma dove vi è solo conflitto è vero, invece, l’esatto contrario…
Si ponga attenzione, l’amore non è un sentimento ‘esterno’ a noi, in quanto esso nasce dal di ‘dentro’, per cui impariamo a osservare ciò che ‘pur si muove’ in chi abbiamo di fronte, perché nessuno sa essere a lungo quel che non è, e tutti, prima o poi, anche con un ‘amore’, mostrano quel che davvero sono…
La salute passa anche dalle nostre scelte emotive…
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Medicina – Le benzodiazepine non servono a curare l’ansia, anzi la cronicizzano.
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N.B. Stefano Ligorio, in ambito di tematiche mediche, è anche autore di un libro dal titolo: ‘La Strana Malattia: Come prevenire, diagnosticare, e curare, l’ansia (ansia sociale, ansia generalizzata e ansia somatizzata) e la depressione (depressione maggiore e depressione cronica -distimia)’, ma anche di: ‘Il Cancro -Vademecum- (Guida Pratica alla Prevenzione e alla Cura del Tumore Maligno)’.
Sono assolutamente d’accordo con te!
Io ho avuto un amore così… Era mio marito, l’ho perso perchè strappatomi dalla morte anni fa.
Con lui abbiamo messo in pratica la formula “nella buona e nella cattiva sorte, in salute e in malattia finchè morte non vi separi”. È successo quasi sedici anni fa, lui 49 anni e io 41. Mia figlia 19…
Io credo nell’amore e nell’impegno. Ancora oggi. ❤
Ciao Stefano
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Puoi ritenerti, al di là di quanto successivamente successo (circostanza avvenuta ‘la sua morte’ di cui davvero mi dispiace tanto), fortunata per aver conosciuto siffatta ‘unione’ nell’amore… Una buona serata
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Sì. Lo penso anche io 🌹
Buona serata a te
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